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R Raymon GravelRay E 7.0 2020: una e-Gravel curiosa e audace

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R Raymon GravelRay E 7.0 2020: una e-Gravel curiosa e audace

La nuova GravelRay E 7.0 2020 è, come si può intuire dal nome, una bicicletta elettrica gravel di casa R Raymon.

Il giovane marchio tedesco, di proprietà di PEXCO GmbH, ha presenta ormai mesi fa per il 2020 un catalogo e-bike con all’interno due modelli dedicati al mondo gravel: quello che vi mostriamo oggi è il top di gamma.

Il gravel, un nuovo modo di pedalare sulle due ruote, si sta diffondendo a macchia d’olio e sta attraendo sempre di più gli appassionati di biciclette.

La GravelRay E 7.0 202 è stata creata appunto per abbracciare questo pubblico. A differenza della sorella muscolare, questa e-gravel si affida a un sistema di trazione elettrico che permette a chiunque di potersi cimentare in questa disciplina, godendo dell’assistenza del motore e facendo meno fatica.

La GravelRay E 7.0 è offerta al pubblico ad un prezzo di 3.799 euro (IVA inclusa), completa di telaio in alluminio e forcella in carbonio. Dotata di ruote da 28″, è un mezzo perfetto per lanciarsi nelle avventure off-road immergendosi nella natura e lasciandosi il traffico alle spalle, sicuramente tra i più interessanti della gamma 2020 delle bici elettriche R Raymon.

Andiamo a scoprirla.

Una bici elettrica da gravel R Raymon GravelRay E 7.0 2020

Le caratteristiche tecniche della R Raymon GravelRay E 7.0 2020

La nuova GravelRay E 7.0 si presenta come una e-bike curiosa e audace, con un look davvero attraente. Concepita per il mondo gravel, è performante sia su sterrato che su asfalto e consente di percorrere parecchi chilometri in totale comfort.

Il telaio è in alluminio 6061 e viene abbinato ad una forcella in carbonio firmata R Raymon Components per aggiungere pregio alla bicicletta, assorbire meglio le vibrazioni del terreno e risparmiare un po’ di peso. La geometria è stata studiata per permettere a chi guida di avere una posizione rilassata. Il passaggio interno dei cavi le dona invece una visione d’insieme molto pulita.

La GravelRay E 7.0 2020 è l’ideale per intraprendere viaggi senza pensare troppo alla fatica ma godendosi il puro piacere di pedalare. L’assistenza elettrica è garantita dal motore Yamaha PW-TE da 250 W (coppia da 60 Nm) che eroga la potenza necessaria ad affrontare salite con pendenza elevata ma anche per spingere nei tratti pianeggianti.

Il motore Yamaha e la trasmissione equipaggiate sulla e-bike R Raymon GravelRay E 7.0 2020

La batteria Yamaha ML500 da 500 Wh risulta perfettamente integrata nel tubo obliquo del telaio e permette di avere a disposizione una buona autonomia per giri più lunghi visti i risaputi consumi contenuti della drive unit Yamaha. L’accumulatore è removibile: ciò facilita l’operazione di ricarica, che può avvenire direttamente in casa o in ufficio attaccandola alla presa di corrente.

Il display LCD, anch’esso Yamaha, è da 1.7” e consente di essere sempre aggiornati in tempo reale sui dati di viaggio più importanti, come ad esempio la velocità, i chilometri percorsi o lo stato della batteria.

Le ruote di questa e-bike sono le Fulcrum Racing 900 da 28 pollici e si completano di copertoni Schwalbe G-One 28×1.5”. Molto scorrevoli nei tratti asfaltati, donano grip e stabilità quando si passa su fondi più sconnessi.

Sulla nuova GravelRay E 7.0 2020 l’impianto frenante Shimano GRX è a idraulico a disco. Reattivo e sicuro, permette a chi monta in sella di modulare la propria frenata con precisione e di sfruttarla al massimo quando serve.

La trasmissione Shimano GRX/SLX è a 11 velocità. Il pacco pignoni offre una scanalatura 11-42T che permette quindi di avere un buon range di rapporti su cui contare, a seconda delle esigenze che si hanno lungo strada, o lungo lo sterrato. La guarnitura è una monocorona FSA da 48T.

Le altre componenti, come ad esempio la sella, sono tutte firmate R Raymon Components e quindi sviluppate appositamente dal brand tedesco.

La tabella con le misure e le geometrie della bici elettrica a pedalata assistita da gravel R Raymon GravelRay E 7.0 2020

La tabella con le misure e le geometrie della bici elettrica a pedalata assistita da gravel R Raymon GravelRay E 7.0 2020.

Disponibilità e prezzo

La nuova R Raymon GravelRay E 7.0 2020 offre qualità costruttiva, comfort di guida ed elevate prestazioni sia che si pedali su terreni ghiaiosi che su vie asfaltate.

La colorazione offerta dal brand tedesco è unica: nero & grigio.

Le taglie della GravelRay E 7.0 2020 sono quattro (51, 54, 57 e 60) e la geometria è unisex. Per essere aiutati nella scelta della misura ideale direttamente a casa propria, si può visitare la pagina web di R Raymon interfacciandosi con il sistema SmartFit, semplice e intuitivo.

Il prezzo al pubblico di questo modello e-gravel top di gamma è di 3.799 euro, IVA inclusa.

Per ulteriori informazioni sulla GravelRay E 7.0 e su tutte le altre biciclette elettriche a catalogo, vi consigliamo di dare un’occhiata al sito ufficiale R Raymon mentre se volete visionare i modelli gravel non elettrici consultate il nostro catalogo bici strada e gravel R Raymon 2020.


Vekkit: il nuovo kit conversione e-bike economico, leggero e fatto a mano

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ebike-cover-vekkit-velotton-2020

Vekkit è il nuovo kit per trasformare una semplice bicicletta tradizionale in elettrica. Direttamente dalla Polonia arriva questa novità, che sarà disponibile a partire da luglio 2020, ideata e sviluppata da Velotton, azienda polacca famosa per la produzione di zaini e borse da ciclismo.

Caratterizzato da un peso dichiarato inferiore ai 3 kg, il Vekkit è molto leggero e soprattutto facile da montare. Si compone infatti di solo 3 elementi, quindi è uno strumento davvero ridotto all’essenziale, ma che comunque offre delle ottime prestazioni.

In particolare, questo nuovo kit per e-bike è contraddistinto da una ruota con all’interno un motore, da una borsa con batteria e da un sensore di pedalata wireless, quindi senza fili.

Semplice ed originale, il Vekkit permette di avere una bicicletta pedalata assistita in poche mosse e con semplicità.

Andiamo a scoprirlo insieme.

Foto del kit e-bike Vekkit con ruota con motore nel mozzo

Le caratteristiche e le prestazioni del kit ebike Vekkit

Pronto per essere installato in circa 5 minuti sulla maggior parte di biciclette, il Vekkit viene fornito con tutti gli strumenti necessari al suo montaggio.

Il design di questo kit di trasformazione e-bike è molto essenziale: il tutto è racchiuso in soli 3 kg di peso. Il suo meccanismo di funzionamento consiste in un sensore di pedalata montato su pedivella. Così, in funzione della cadenza, questo comunica al motore la necessità di assistenza e il tutto avviene in modalità wireless.

Una bici con il kit Vekkit montato e dettaglio dei vari pezzi 

La potenza erogata dal motore permette di superare in agilità anche pendenze a doppia cifra (fino al 12%) e di raggiungere una velocità massima di 25 km/h. La batteria agli ioni di litio presente all’interno della borsa e montata sul manubrio assicura invece una autonomia massima di circa 75 km.

In particolare Vekkit è stato creato per soddisfare le esigenze di tutti i ciclisti che desiderano trasformare il proprio mezzo in una bicicletta elettrica. Il motore da 36V è disponibile in due versioni: “City” da 220W e “Travel” da 250W. Entrambi comunque consentono di avere a disposizione tre livelli di assistenza di pedalata.

Stesso discorso per la batteria, che può essere da 252 Wh o da 360 Wh. La prima ovviamente offre una autonomia leggermente ridotta: sono 50 i chilometri massimi percorribili dichiarati dal brand polacco.

Inoltre esiste la possibilità di richiedere una batteria ancora più piccola e trasportabile anche in aereo, la cui autonomia scende però a 15 km. Seppur meno prestante, risulta molto utile per le biciclette pieghevoli.

Un dettaglio della sicura del kit ebike Vekkit 

Costruito interamente in Europa con l’utilizzo di una stampante 3D, il Vekkit viene fornito con un caricatore da 3A, che consente di caricare al massimo la batteria in circa 2 ore e mezza o 3 ore e mezza, a seconda della batteria scelta.

Il nuovo Vekkit permette quindi di convertire qualsiasi bicicletta tradizionale in elettrica. L’unica condizione necessaria a fare ciò è quella di avere dei mozzi su ruota anteriore da 100 mm o da 74 mm. Rispettando questo requisito, Vekkit copre una geometria di ruote davvero vasta, ossia dai 16 ai 29 pollici.

Leggero e pratico, questo nuovo kit sviluppato e costruito in Polonia da Velotton è dotato di connettività di ultima generazione per rimanere sempre aggiornati sui propri dati di pedalata. L’app dedicata, disponibile per iOS ed Android, infatti permette di visualizzare sul proprio smartphone alcuni dati, come velocità massima, stato della batteria, statistiche di viaggio e mappa interattiva.

Un dettaglio dell'app dedicata al Vekkit

Vekkit kit e-bike: configurazione, disponibilità e prezzo

Il Vekkit può essere acquistato direttamente sul sito ufficiale del brand. Qui è possibile scegliere la configurazione migliore a seconda delle caratteristiche della propria bicicletta e dei propri gusti personali.

Oltre a selezionare la tipologia di dimensione della ruota, di motore e di batteria, Vekkit consente anche la possibilità di un po’ di personalizzazione. Si può infatti scegliere il colore del cerchio, del copertone e della borsa per l’alloggio della batteria.

Disponibile in circa un mese dal momento di evasione dell’ordine, questo nuovo kit arriverà anche in Italia. La data fissata è quella del 14 luglio 2020.

Una bici equipaggiata col kit e-bike Vekkit all'aperto

Il suo prezzo è variabile in funzione delle diverse scelte di configurazione, ma la base di partenza è di 535 euro, IVA inclusa.

Non bisogna inoltre dimenticare che oltre alle spese per l’acquisto vanno aggiunte quelle di spedizione, che per l’Italia sono di 25 euro.

Per maggiori informazioni riguardo al Vekkit vi consigliamo di visitare il sito internet ufficiale del brand.

La KTM Macina Sport 610: una bici e-trekking dalla massima versatilità

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KTM Macina Sport 610: una bici e-trekking dalla massima versatilità

Nata per essere il modello di punta della sua categoria, la Macina Sport 610 di KTM promette di offrire ottime prestazioni senza rinunciare al pieno comfort.

Si tratta di una e-bike da trekking con ruote da 28″ pensata per offrire il massimo della polivalenza tra spostamenti in città e piacevoli passeggiate in off-road, proprio grazie alle sue caratteristiche tecniche studiate per ottenere il massimo della versatilità.

Sono tanti i dettagli che fanno gola al pubblico più esigente, scopriamoli insieme andando ad analizzare tutte le soluzioni tecniche.

Una ebike da trekking KTM Macina Sport 610 2020 con telaio da uomo

Una ebike da trekking KTM Macina Sport 610 2020 nella versione con telaio da uomo.

KTM Macina Sport 610, caratteristiche tecniche

Il telaio in alluminio 6061 è stato vistosamente rivisitato, dando così vita ad un vero e proprio “dimagrimento” che lo ha reso più sottile della versione precedente, portandolo di conseguenza a raggiungere un relativo calo del peso complessivo.

Il tubo obliquo stiva la batteria interna che, a differenza dello scorso anno, ospita una batteria Bosch Powertube che adesso è più capiente: ben 625 Wh. Secondo KTM questo upgrade migliora l’autonomia in maniera significativa, garantendo un aumento complessivo del 25% in più.

Un’altra novità importante riguarda la Drive Unit. La Macina Sport 610 viene infatti equipaggiata con un motore elettrico Bosch Performance Line CX di quarta generazione, che oltre ad assistere fino al 340% in più della pedalata del rider su quattro livelli, offre un design più compatto ed un baricentro ottimale, ottenuto grazie al suo peso del tutto contenuto e quasi dimezzato rispetto alla versione precedente.

La sua fluidità e la quasi azzerata manutenzione rendono la scelta del Bosch CX 4Gen la più azzeccata per un modello di bici a pedalata assistita polivalente come questo. Presente sul manubrio troviamo inoltre installato il nuovo display, il Bosch Kiox.

Questo piccolo display a colori con vetro antigraffio offre all’utente un’esperienza di guida completamente smart e intelligente, combinando le principali funzioni di un classico ciclocomputer con quelle di navigazione e del controllo delle componenti elettroniche.

Sarà infatti possibile visualizzare i dati di marcia relativi a velocità, potenza, carica della batteria e frequenza cardiaca. Viene facilmente controllato attraverso l’unità di comando separata, con tasti facilmente percepibili in modo da non dover mai staccare le mani dal manubrio mentre ci si trova alla guida.

La trasmissione Shimano XT equipaggiata sulla e-bike KTM Macina Sport 610

Per quanto riguarda la trasmissione, KTM si affida all’ormai collaudatissimo Shimano XT nella sua nuova versione M8100 a 12 rapporti, con relativo pacco pignoni 10-51T. Questa scelta garantisce alla Macina un’ampia larghezza di operatività da parte della trasmissione, potendo fornire in questo modo il rapporto ottimale per ogni circostanza di pedalata, anche sulle salite più ripide.

La scelta dei freni è sempre in casa Shimano, con il sistema di frenata idraulico MT420 a ben quattro pistoncini, con una comoda ed ergonomica leva del pompante con contatto a tre dita. I dischi installati sono di diametro 180/160 , anch’essa scelta importante al fine di garantire frenate rapide e sicure.

La forcella è una Suntour NCX-E Air, ad aria con 63 mm di escursione ed un lockout che permette di irrigidirla bloccandola completamente.

Una bici elettrica KTM Macina Sport 610 2020 nella versione con telaio a scavalco basso da donna

La bici e-trekking KTM Macina Sport 610 2020 nella versione con telaio a scavalco basso da donna.

KTM Macina Sport 610, misure e prezzo

La nuova Macina Sport 610 è disponibile in quattro misure – S (46), M (51), L (56), XL (60) – e con telaio da uomo e da donna a scavalco basso. Ha un peso che si aggira intorno ai 25 kg in taglia M.

Il prezzo di vendita di listino al pubblico è di 3.999 euro, IVA inclusa.

Per maggiori dettagli o informazioni riguardo questo o altri modelli del marchio austriaco vi invitiamo a visitare il sito internet ufficiale KTM.

Gli appassionati del brand possono anche leggere i nostri articoli dedicati a tutti i modelli di ebike 2020 di KTM, alla gamma 2020 delle mountain bike KTM, al listino 2020 bici strada KTM e al catalogo bici da città 2020 KTM.

E buona bicicletta a tutti!

Angell: la e-bike urban molto leggera e molto smart

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Angell: la e-bike urban molto leggera e molto smart

La Angell è una e-bike urban e smart progettata con cura dalla nuova e omonima start-up francese, quest’ultima fondata da un consorzio di imprenditori che strizzano l’occhio alle tematiche di ambiente e sostenibilità. Il suo look all’avanguardia è l’elemento che la contraddistingue.

Le forme arrotondate e le linee forti sono infatti ciò che caratterizza la Angell, una e-bike davvero molto leggera: il suo peso dichiarato è infatti di soli 13,9 kg.

Realizzata in alluminio e carbonio, questa bicicletta elettrica del 2020 si lancia sul mercato offrendo un cockpit all’interno del quale troviamo uno schermo touch integrato con svariate funzioni smart.

Con oltre 2000 esemplari di già prenotati, la Angell può essere pre-ordinata direttamente online. Il suo prezzo finale, comprensivo di IVA, è di 2.690 euro.

foto ambientata di una angell nera di profilo

Il telaio, il motore e la batteria della Angell

Una delle peculiarità della nuova Angell è il suo peso decisamente ridotto. Si tratta infatti di una e-bike urban con telaio in alluminio ad alta resistenza e forcella rigida in fibra carbonio.

Questo mix di materiali permette di raggiungere una peso finale dichiarato di 13, 9 kg, mettendo così a disposizione dell’utente finale un mezzo facilmente trasportabile. Le sue linee e le sue forme molto particolari sono state create con un occhio di riguardo al futuro e cercando di ridurre al minimo l’impatto estetico dei cavi a vista.

Si nota infatti che la geometria della Angell è alquanto differente dalle biciclette elettriche (e non) che siamo abituati a veder circolare per i nostri centri abitati. Per muoversi in fluidità e senza troppi sforzi, la Angell dispone di un motore di 250W posizionato nel mozzo della ruota posteriore e capace di offrire, come vedremo poi in dettaglio, quattro programmi di assistenza.

La velocità massima raggiungibile con l’assistenza elettrica è naturalmente di 25 km/h.

dettaglio posteriore della bici

La batteria abbinata è da 360Wh e quindi in grado di fornire tutta l’autonomia necessaria per pedalare in città senza troppi pensieri, anche se i 70 km dichiarati sono inferiori ai modelli attualmente in commercio.

L’accumulatore è inoltre compatto e può essere rimosso, trasformando così la Angell da e-bike a bicicletta tradizionale con un peso minore di due chili quindi 11,9 kg.

Un vantaggio di questa batteria è sicuramente la velocità di ricarica. In sole due ore infatti, grazie al caricatore da 36V e 4A, la batteria della Angell torna al 100%, pronta per essere utilizzata.

dettaglio del cavalletto

Il cockpit smart per avere tutto sotto controllo

Seguendo la mission aziendale – offrire la migliore esperienza di mobilità per cambiare la città – questa e-bike urban 2020 è stata sviluppata per essere perfetta in tutte le occasioni.

Per tale motivo, i tecnici della start-up francese hanno creato un cockpit altamente tecnologico che vanta un display smart integrato da 2,4 pollici.

dettaglio schermo incorporato

Su tale schermo è possibile tenere tutto sotto controllo. Per esempio si possono selezionare i quattro programmi di assistenza per il ciclista che monta in sella.

La Fly Fast che regala supporto massimo fino a 25 km/h, utile per viaggiare rapidi sull’asfalto del tessuto urbano e sfruttare al massimo la potenza del motore.

Si scende poi al Fry Dry e al Fly Eco, due modalità in cui la potenza erogata è minore, fino ad arrivare al Fly Free, il programma che consente di spegnere il motore e muoversi sfruttando la potenza delle proprie gambe. In questo modo la nuova Angell si trasforma da bicicletta elettrica a tradizionale, anche senza rimuovere il drive system. Il suo peso ridotto infatti consente questo passaggio senza troppi problemi per il ciclista che la guida.

Oltre a selezionare il livello di assistenza, dallo schermo smart-touch si possono anche selezionare tre modalità di guida create per accompagnare l’utente in tutte le esperienze urban. Scegliendo l’opzione Free Ride infatti vengono visualizzate sullo schermo la distanza, la velocità, le calorie consumate e lo stato della batteria.

Il Navigation invece si basa sulla geolocalizzazione GPS presente sulla Angell e si interfaccia con il proprio smartphone mostrando l’itinerario percorso e da percorrere, avendo così un vero e proprio navigatore sul cockpit.

Infine la modalità Sport permette di vedere gli obbiettivi da raggiungere in termini di tempo o di calorie, tutti fissati in base alle esigenze di chi monta in sella.

Oltre a queste funzioni ce ne sono tantissime altre che la Angell vanta in virtù del proprio DNA smart, forte di una connettività Bluetooth, GPS, Wireless e GSM 2G. Per esempio la possibilità di visualizzare sul display le previsioni meteo, il livello di inquinamento, ma anche funzioni molto utili come il blocco automatico della bici quando ci si allontana da essa così come l’allarme sonoro ad alta intensità in caso di furto o quello inviato automaticamente al contatto preferito in caso di incidente.

app dedicata

Le altre caratteristiche e gli accessori

La e-bike urban-smart Angell è sicura anche per la circolazione notturna o in condizioni di scarsa illuminazione. I fanali iperbolici anteriori e posteriori e le bande riflettenti presenti sugli pneumatici sono infatti perfette per segnalare la propria presenza quando si pedala senza il beneficio della luce del giorno.

Inoltre l’aspetto sicurezza, sui cui i progettisti di questa e-bike 2020 hanno puntato molto, è sottolineato dagli indicatori di direzione presenti sul manubrio, così come le doppie luci a LED integrate che lampeggiano quando si schiaccia sulle leve dei freni.

A proposito di freni, la Angell si affida a freni a disco Tektro HDR 310 che assicurano potenza e reattività di frenata. Le ruote sono invece da 28” e sono composte da cerchioni in lega su cui sono montati pneumatici Michelin Protek 700x35C.

Oltre alle caratteristiche e al montaggio di serie, la start-up francese offre ai propri clienti una gamma davvero molto vasta di accessori, anch’essi molto smart e dal design moderno. Per esempio: il parafango in legno, il cestino anteriore in legno, il campanello, il cavalletto, il casco, il portaborraccia, lo zaino riflettente oppure la maschera anti-inquinamento.

foto di una angell grigia ambientata

Angell: disponibilità e prezzo

La nuova e-bike urban Angell è disponibile in doppia colorazione (Black e Silver) e in taglia per una altezza compresa tra 1,65 e 1,95 m. Il cockpit è infatti disegnato su misura, così come la sella Velo.

La Angell sarà disponibile a partire da agosto 2020 ma può già essere pre-ordinata direttamente online versando un acconto pari al 10% del prezzo totale, che vi ricordiamo essere pari a 2.690 euro (IVA inclusa). Chi lo desiderasse può anche scegliere l’opzione di rateizzazione offerta dal brand, ovvero il pagamento di 74,90 euro al mese per 36 mesi (tasso zero).

Questa nuova e-bike 2020 è inoltre garantita per due anni ma può essere anche assicurata contro furto e danni per 9,90 euro mensili.

Chi desiderasse avere maggiori informazioni in merito alla Angell può visitare il sito ufficiale della start-up francese.

Test Canyon Spectral:ON CF 9.0, una eMTB fatta per divertirsi

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Canyon ci ha mandato in test il suo cavallo di battaglia per quanto riguarda le e-MTB full suspension, la Spectral:ON CF 9.0 che fa parte della nuova gamma di cui abbiamo già parlato nel dettaglio sulle pagine di ebike.bicilive.it nell’articolo ebike biammortizzate Canyon Spectral:ON.

La nuova ebike è una full elettrica in carbonio da 150 mm di escursione dotata di motore Shimano STEPS E8000 e batteria integrata da 504 Wh. Il prezzo è di 6.999 euro ed è disponibile solo online sul sito dell’azienda tedesca.

Vediamo come si è comportata nel test.

Canyon Spectral:ON CF 9.0, caratteristiche tecniche

La CF 9.0 è la top di gamma tra i tre modelli di Spectral:ON e presenta una componentistica di alto livello. Si tratta di una e-MTB con ruote differenziate 29/27.5″, soluzione che permette di avere più precisione e capacità di superare gli ostacoli all’anteriore e maggiore grip e assorbimento al posteriore.

foto della emtb Canyon Spectral:ON

La Spectral:ON 2020 presenta linee snelle e filanti con una colorazione molto elegante in questa versione CF 9.0.

Queste le specifiche:

  • Telaio in carbonio con 150 mm di escursione
  • Motore Shimano STEPS E8000 250 W, 70 Nm coppia
  • Batteria Shimano Steps E8035 504 Wh/14 Ah
  • Display Shimano Steps E8000
  • Comando Shimano Steps E7000
  • Porta USB-C sul top tube
  • Ammortizzatore FOX Float DPX2 Factory Kashima
  • Forcella FOX 36 Factory Fit4 Kashima
  • Trasmissione Shimano XTR M9100 12v 10-51 con corona CN:ON 34T
  • Freni Shimano XTR M9120 a doppio pistoncino con dischi 203 mm a/p
  • Cockpit manubrio-attacco Canyon Cp12 integrato in carbonio da 50 mm x 780 mm
  • Reggisella telescopico FOX Transfer Kashima da 150 mm in Tg.M
  • Sella Canyon SD:ON
  • Ruote differenziate Reynolds in carbonio TR 309 E e TR 367 E
  • Pneumatici Maxxis Minion DHF 29×2.5″ WT EXO TR 3C MaxxTerra e Minion DHR 27×2.6″ EXO+ 3C MaxxTerra
  • Peso 21,3 kg, senza pedali in Tg.M
  • Quattro taglie dalla S alla XL per rider dai 166 ai 192 cm
  • Prezzo: 6.999 euro
foto della emtb Canyon Spectral:ON e del top tube

La presa USB Type-C sul top tube per caricare GPS o smartphone: che chicca!

Da segnalare la pratica presa USB-C integrata sul top tube per ricaricare i device come GPS, luci o Smartphone; il perno della ruota posteriore a scomparsa; il collarino del reggisella integrato nel telaio e il passaggio cavi completamente integrato nel manubrio.

Una novità importante è il sensore di velocità del motore integrato nel disco freno posteriore anziché fissato sul raggio, un dettaglio questo che ancora molte aziende non prevedono sui nuovi modelli.

foto della emtb canyon spectral ON nel bosco

Con un peso di 21,3 kg senza pedali, la Spectral:ON CF 9.0 è stata una delle eMTB più leggere testate finora.

Il test della Canyon Spectral:ON CF 9.0

Sono altro 170 cm e peso 70 kg in assetto da bici con casco, scarpe e marsupio. La taglia M è indicata sul sito Canyon per persone tra 172 e 183 cm e siccome in generale preferisco le bici leggermente più lunghe mi sono trovato perfettamente a mio agio sulla M della CF 9.0.

L’innovazione che si nota maggiormente sulla Spectral:ON 2020 è senza dubbio la raffinata integrazione del sistema di trasmissione e della batteria all’interno del telaio in carbonio.

La colorazione è molto elegante e le finiture sono ben realizzate.

C’è una gran cura dei dettagli nei componenti che la casa di Coblenza ha sviluppato espressamente per le nuove Spectral:ON: la guaina aggiuntiva che unisce i cavi del manubrio, la protezione in gomma del fodero basso, la cover del motore che si raccorda perfettamente al telaio e la cover della batteria rimovibile tramite un portachiavi dotato di chiave da 4 mm sviluppato da Canyon, così come la sella, la corona CN:ON e il guida catena.

foto del sensore della canyon spectral on

Il sensore di pedalata integrato nel disco e nel fodero posteriore: è protetto, preciso e sicuro.

Rispetto al modello precedente i tecnici Canyon hanno apportato delle piccole ma significative modifiche alle geometrie, ovvero allungato il carro di 5 mm (435 mm) e reso più verticale il tubo sella di 0.7° (74.5°) per migliorare le performance in salita.

Per una guida più composta in discesa hanno aperto l’angolo sterzo di poco, 0.3° e allungato il tubo orizzontale di 12 mm quindi abbiamo 66.5° e 612 mm in tg. M.

foto della sella della emtb Canyon Spectral:ON CF 9.0

La sella con coda rialzata è stata sviluppata da Canyon appositamente per la salita tecnica: funziona davvero bene!

In sella

La posizione sul mezzo è centrale, la sella Canyon specifica per ebike è a prima vista strana ma comoda anche dopo diverse ore a patto di regolare correttamente la sua inclinazione.

Impugnando le manopole l’occhio cade subito sul bellissimo cockpit integrato in carbonio che inizialmente lascia perplessi ma poi mi ha convinto al 100% per le sue misure tra larghezza, lunghezza, rise e angoli.

Foto della emtb Canyon Spectral:ON CF 9.0 particolare del manubrio

Inoltre, la sua capacità di assorbire le vibrazioni è realmente apprezzabile, senza dimenticare l’integrazione dei cavi e del display Shimano che dona una pulizia notevole. Come modifiche ho abbassato di 10 mm il manubrio per caricare meglio la ruota anteriore nella guida aggressiva.

Solo le manopole Canyon non mi hanno convinto, essendo un po’ abbondanti come diametro e non molto morbide, quindi dopo un paio di uscite le ho sostituite con le mie abituali, delle Joystick Binary.

Foto del cockpit integrato in carbonio sulla ebike Canyon Spectral:ON CF 9.0

Lo stupendo cockpit integrato in carbonio, presente solo sulla CF 9.0.

Il setting delle sospensioni è stato semplice non essendoci doppie regolazioni di compressione o ritorno. Per il test le ruote sono state trasformate tubeless dai tecnici Canyon ma la bici viene consegnata con camere d’aria al consumatore finale dopo l’ordine online.

Quindi, una volta regolata la pressione delle gomme, la distanza delle leve sul manubrio e altezza/inclinazione della sella sono partito per i primi giri di “conoscenza”.

La Canyon Spectral:ON CF 9.0 sui sentieri: come si comporta?

Diversamente dalle prime uscite con altre ebike, fin da subito la Spectral:ON dà una confidenza molto alta e si rivela semplice da guidare ed estremamente divertente.

Nel test ho effettuato circa 12 uscite con un totale di 264 km e 10.100 metri di dislivello positivo, quindi ho potuto valutare a fondo le caratteristiche, il comportamento sui vari terreni e l’autonomia.

Le prime qualità positive che si notano appena si pedala con la CF 9.0 sono la leggerezza e la perfetta distribuzione dei pesi che rendono la guida facile e per nulla stancante. Canyon ha scelto la batteria da “soli” 504 Wh anche per questo motivo.

foto del telaio della canyon spectral on

La FOX 36 Factory, i freni a 4 pistoncini Shimano XTR e le spettacolari ruote Reynolds in carbonio.

Un altro elemento spesso sottovalutato ma che offre un enorme vantaggio sulla scorrevolezza lo rappresentano le ruote in carbonio Reynolds: iper scorrevoli, leggere ma robuste, rigide quanto basta e reattive, si fanno apprezzare in ogni ambito sia che il trail sia in piano, in salita o in discesa.

Mi è piaciuta la differenziazione delle ruote tra canale anteriore da 30 mm per la 29×2.5″ e canale posteriore da 37 mm per la 27.5×2.6″, così come la gommatura, Maxxis Minion DHF EXO WT davanti e Minion DHR EXO+, quindi più robusta, dietro. Entrambe sono con mescola 3C MaxxTerra, un ottimo compromesso tra grip e scorrevolezza.

I cerchi hanno preso anche qualche botta su radici e rocce ma sono rimasti dritti e intatti, senza mai una foratura né stallonatura con pressioni di 1.15/1.2 e 1.4/1.5 bar ant/post.

foto di claudio riotti in sella alla ebike Canyon Spectral:ON CF 9.0

In salita

Pur essendo assolutamente pedalabile in piano senza assistenza anche oltre i 25 km/h, la CF 9.0 ha un motore, lo Shimano STEPS E8000, che conosco molto bene. Anche se è ormai uno dei progetti più datati sul mercato (2016), con ogni aggiornamento è migliorato nel tempo e ora è un ottimo mix tra erogazione, potenza e consumi.

Riguardo a questi ultimi, grazie all’app E-Tube di Shimano ho settato le assistenze Eco, Trail e Boost a mio piacimento tramite lo smartphone, anche modificandole direttamente sui trail a seconda delle esigenze e sono riuscito a percorrere dislivelli importanti con la batteria da 504 Wh, ad esempio 1.800 metri d+ e 44 km con una carica, utilizzando 50% Eco e 50% Trail regolati alla media potenza.

La coppia massima di 70 Nm è più che sufficiente nella maggior parte delle situazioni, quello che a mio avviso è sempre mancato su questo motore è una miglior gestione dell’assistenza sia ai bassi regimi sia alle alte cadenze (120-130 rpm): quando si affrontano salite intervallate da discese o tratti “mangia e bevi” il motore non fornisce tutta la potenza che dovrebbe, sia che si usi Trail o Boost, e bisogna metterci molta più “gamba”.

Tuttavia questo è un aspetto che è difficile notare se si utilizza l’ebike su salite scorrevoli e costanti, dove invece l’erogazione è fluida e continua.

foto di Claudio Riotti in impennata con la emtb Canyon Spectral:ON CF 9.0

Ho apprezzato moltissimo l’ingaggio ultra rapido della ruota libera del movimento centrale, che unita al corpetto ruota libera del mozzo Reynolds dà la massima efficacia in ogni colpo di pedale.

Questo si riflette in precisione di risposta sia del motore sia della pedalata sui tratti molto tecnici in salita dove è obbligatorio fermare i pedali tra un ostacolo e l’altro per non impattarli a terra. Qui la spinta residua (overrun in inglese), ovvero quanto il motore continua a spingere anche a pedali fermi, è breve e lascia un feeling molto naturale ma ancora serve più fisicità se si vuole salire sul tecnico.

Le pedivelle da 165 mm sono una buona scelta anche se diverse volte le ho urtate sugli ostacoli durante la pedalata: il movimento centrale è discretamente basso specialmente se si lascia l’ammortizzatore completamente aperto in salita e si usa un sag abbondante.

La sella Canyon aiuta nei passaggi ripidi in salita, evitando che il rider scivoli all’indietro e permette di stancare meno le braccia e concentrarsi più sugli ostacoli.

foto della trasmissione Shimano XTR equipaggiata sulla Canyon Spectral:ON CF 9.0

La trasmissione Shimano XTR non ha mai sbagliato un colpo in tutto il mese di test.

La trasmissione Shimano XTR 1×12 è silenziosa, precisa ed efficace. Purtroppo la gabbia lunga necessaria per il pignone posteriore da 51 denti è un po’ ingombrante ed è facile urtarla sul terreno.

Sui tornanti e nello stretto in salita la guida della Spectral:ON è facile grazie all’interasse di 1.197 mm e l’angolo sterzo non esagerato di 66,5°: si gira in spazi ristretti e si riesce a correggere la traiettoria in modo semplice. Durante un’uscita alpina ho effettuato un breve portage senza troppi problemi grazie ai 21,9 kg in assetto di riding.

In definitiva le prestazioni in salita sono buone per via del peso ridotto e della maneggevolezza e anche se il carro è corto (435 mm) non si sente la necessità di caricare molto l’anteriore se non sugli strappi ripidissimi. Forse qui un tubo sella più verticale (75-76° anziché 74,5°) potrebbe aiutare ma poi cambierebbe leggermente la posizione in sella che trovo invece perfetta nel pedalato e nel guidato misto.

foto di claudio riotti su un salto con la ebike Canyon Spectral:ON CF 9.0

La Spectral:ON fa diventare lo stesso passaggio ugualmente divertente, sia in salita che in discesa…

Discesa

Ecco dove la Canyon Spectral:ON dà il meglio di sé. Ho provato molti tipi di trail e di terreni e in ogni contesto il divertimento è stato ai massimi livelli.

Le sensazioni e le emozioni che mi ha permesso di provare questa ebike sono state molto vicine a quelle di una MTB normale.

In più, c’è quel pizzico di stabilità e sicurezza dato dal peso maggiore delle elettriche ma senza quella fatica che a volte si percepisce verso fine discesa, specie se si ha uno stile di guida molto attivo e si tende a saltare gli ostacoli anziché passarci sopra.

Con la Spectral:ON è facile fare manual e bunny hop grazie al carro corto, risponde ai comandi all’istante, nei rilanci e nelle uscite di curva è facile riprendere velocità grazie alle già citate ruote in carbonio Reynolds.

foto di claudio riotti su un salto con la e-mtb Canyon Spectral:ON CF 9.0 2020

Pur con “soli” 150 mm di escursione, la Spectral:ON permette molto sui salti… quasi troppo! ;-)

Sui salti è maneggevole ma composta e lascia spazio alla creatività del rider quasi come una MTB normale.

Nello scassato più estremo non fa una piega, anzi, sembra che più si mollino i freni e più la bici vada bene. Il lavoro della sospensione posteriore è molto buono, con un carro che resta attivo in frenata a tutto vantaggio del grip. In pedalata nei rilanci non affonda in maniera fastidiosa.

Forcella e ammortizzatore FOX lavorano in coppia in modo egregio e i 150 mm si fanno sfruttare in modo graduale e con una sensazione di maggior corsa disponibile.

Pur se non molto aperta di sterzo, con la ruota da 29 davanti la confidenza in sella alla CF 9.0 resta alta anche sui ripidi estremi., grazie anche alla sella che scende molto in basso per via dei 150 mm del reggisella Fox Transfer: questo telescopico si è rivelato dell’altezza perfetta per i miei gusti. Non è velocissimo come azione ma è ben modulabile e con il comando al manubrio Shimano lo trovo ancora più comodo da azionare.

Infine un plauso ai freni Shimano XTR M9020 Trail che non hanno mai dato un problema, né diminuito la potenza o cambiato il punto di attacco durante tutto il test: a mio parere uno dei freni migliori in circolazione assieme al fratello minore XT per modulabilità, potenza, ergonomia e affidabilità.

foto di claudio riotti su un salto con la e-bike Canyon Spectral:ON CF 9.0 2020

Le ruote in carbonio e l’importanza del setting

Una considerazione personale sulle ruote: portano ad andare veloci ma personalmente ho affrontato rock garden e pietraie sempre con la preoccupazione di poter danneggiare i cerchi, rivelatasi poi infondata.

Per mettersi il cuore in pace consiglio l’uso di un sistema di protezione per il cerchio o di pneumatici a doppia carcassa come gli Schwalbe Eddy Current per i rider più pesanti e quelli dalla guida più sporca, solo come precauzione perché comunque le ruote Reynolds si sono rivelate estremamente robuste.

foto della ruota della Canyon Spectral:ON CF 9.0

Sia la copertura che il cerchio posteriore sono più robusti, fattori fondamentali su una eMTB.

Altra considerazione molto importante: naturalmente per poter trarre il massimo da ogni MTB o ebike che sia, partendo dalla propria, conta tantissimo avere sospensioni in buono stato, periodicamente revisionate e adottare una regolazione di sag, compressione e ritorno adatta al proprio peso, tipologia di trail e stile di guida.

La Spectral:ON mi ha richiesto poco tempo per rendere subito al massimo ma ciò è dato anche dalla mia esperienza e il fatto di provare molte bici per lavoro. Il consiglio qui è: se non sapete di cosa stiamo parlando, leggete il tutorial come regolare una MTB e in secondo luogo non accontentatevi mai di una regolazione “standard” ma provatene diverse, segnandovi su un foglio o sul telefono quanti click di ritorno avete, quanta pressione ecc, fino a quando si trova il setting ideale per la maggior parte dei trail che si percorrono. Poi cambiatelo ancora, ma almeno avrete un riferimento a cui tornare.

foto della Canyon Spectral:ON CF 9.0 2020

La Canyon Spectral:ON CF 9.0 2020 è decisamente promossa a pieni voti.

Conclusioni

la Spectral:ON ci ha favorevolmente impressionati: il connubio tra gli elementi in carbonio, quindi telaio, cockpit e ruote lavora all’unisono con le sospensioni e rende questa top di gamma CF 9.0 una mountain bike elettrica agile e scattante che pare non avere il motore.

Le modifiche effettuate sulla nuova piattaforma Spectral:ON, tra cui la batteria integrata, il carro più lungo di 5 mm e un lavoro della sospensione più lineare, sono state utili a rendere ancora più divertente la guida in tutti i contesti, specialmente in discesa.

L’autonomia della batteria da 504 Wh è stata sempre sufficiente per i percorsi effettuati, ma se siete rider pesanti oppure che usano solo il Boost e fate giri molto lunghi allora consiglio di portare il carica batteria con sé o meglio ancora una batteria di scorta nello zaino.

Le ruote differenziate sono “il meglio dei due mondi” e la scelta di usare coperture e cerchi di sezione, carcassa e peso diversi è vincente. Il motore Shimano potrebbe essere l’unico neo con l’assistenza che non arriva a cadenze di pedalata elevate ma è un dettaglio, in un insieme davvero ben riuscito, che solo i rider più esigenti possono notare.

Cosa ci è piaciuto:

  • La leggerezza, stabilità e facilità di guida
  • La cura dei dettagli
  • L’insieme degli elementi che lavorano all’unisono

Cosa non ci ha convinto:

  • L’assistenza del motore non è performante ad alte cadenze di pedalata

Se volete saperne di più consultate il nostro articolo catalogo e listino prezzi 2020 ebike Canyon.

Per maggiori informazioni su geometrie, montaggi, l’assistenza e la vendita online visitate il sito internet ufficiale Canyon.

Test nuova FLYER Uproc6 8.70 2021: telaio in carbonio e batteria integrata

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Giusto in tempo per il 25 ° anniversario dell’azienda, FLYER, il brand svizzero che produce ebike ha presentato una grande novità: la e-MTB Uproc6 con telaio in carbonio e batteria integrata.

Siamo stati invitati a effettuare due esaustivi giorni di test a Lenzerheide in Svizzera e siamo rimasti stupiti dalle prestazioni dell’ultima ammiraglia della casa elvetica.

La Uproc6 è infatti una e-mtb high-end realizzata completamente in carbonio dotata di motore Bosch CX Gen4 da 85 Nm e batteria da 625 Wh integrata nel tubo obliquo.

È pensata per la performance in discesa e il piacere di una guida sicura e stabile, ma dalle prove che abbiamo effettuato si fa assolutamente valere anche in salita grazie a una ciclistica azzeccata e la nuova modalità eMTB “Extended Boost” dell’ultimo aggiornamento Bosch di cui vi parleremo tra poche righe.

Foto della emtb Flyer Uproc6 2021.

Le escursioni e i componenti parlano chiaro sulla destinazione d’uso della Uproc6 che vanta 170 mm anteriori e 160 mm posteriori, sospensioni maggiorate e diametri ruota differenziati.

Le geometrie sono moderne e la cura dei dettagli è molto alta come di consueto per i prodotti FLYER: a dire il vero su questa nuova eMTB la qualità e le finiture sono impeccabili, come la verniciatura che sfuma sul top tube, le grafiche minimali e il passaggio cavi interno.

Le nuove Uproc6 saranno disponibili da settembre 2020 con tre montaggi di fascia alta con prezzi che vanno dai 6.999 euro fino ai 10.999 euro della top di gamma 9.50, una vera “dream eMTB” che tra le altre cose presenta il display kiox e reggisella telescopico e trasmissione wireless SRAM AXS.

Nel test abbiamo utilizzato la versione Uproc6 8.70 da 8.499 euro in taglia M. Prima di passare alla recensione è doveroso spiegare come i tecnici FLYER siano arrivati a questo risultato.

Foto della Flyer Uproc6.

La FLYER Uproc6 8.70 con telaio in carbonio, motore Bosch CX 4Gen e batteria da 625 Wh è disponibile a 8.499 euro.

Lo sviluppo e i dettagli tecnici della FLYER Uproc6

Sono stati dedicati oltre due anni allo sviluppo e al collaudo del telaio in fibre di carbonio altamente resistenti al fine di ottenere le migliori prestazioni in discesa per la nuova ebike di FLYER.

Questa infatti era la priorità nello sviluppo della nuova Uproc, che passa da un design con telaio in alluminio e batteria semi integrata come nella FLYER Uproc 7 che abbiamo testato a un telaio in carbonio completamente ridisegnato e la batteria integrata a estrazione laterale.

Il responsabile prodotti Silas Furrer, con cui abbiamo chiacchierato e girato assieme, ci ha detto che “con la Uproc6 abbiamo realizzato l’idea della perfetta mountain bike perché questa bici unisce le qualità in salita tipiche di un’ebike con le prestazioni in discesa di una bici da enduro di prima classe”.

Ma non è stata una strada semplice, infatti gli ingegneri FLYER hanno investito molto tempo per raggiungere la giusta rigidità del telaio, trovare gli spessori adatti e le fibre di carbonio più consone.

Foto della emtb Flyer Uproc6 2021 e del rocker link.

La granitica struttura del rocker link in carbonio che dona rigidità e precisione al carro.

Inoltre hanno creato ingegnosi dettagli come la struttura del rocker link in carbonio (il leveraggio principale) oppure la vite che fissa contemporaneamente la batteria e la sua cover in maniera semplice e funzionale. L’unica parte non in carbonio del telaio è il link dell’ammortizzatore.

L’integrazione della batteria garantisce una posizione salda e senza vibrazioni e il power pack può essere sostituito in pochi passaggi utilizzando una chiave a brugola da 6 mm. Chiave che troviamo inserita nell’asse a sgancio rapido presente sulla ruota posteriore: molto comoda!

La tabella delle geometrie delle FLYER Uproc6.

La tabella delle geometrie delle FLYER Uproc6 2021.

La cura dei particolari di FLYER prevede anche i cavi integrati, lo spazio per una borraccia, una protezione per il tubo obliquo in gomma, una cover per il motore in robusta plastica con prese d’aria, il batticatena gommato a profilo differenziato e il sensore di pedalata posizionato sul fodero basso sinistro e sul disco posteriore.

Foto del telaio della emtb Flyer Uproc6 2021.

FLYER Uproc6 8.70, caratteristiche tecniche

  • Telaio in carbonio con carro a 4 punti, 160 mm escursione e leveraggio principale in carbonio
  • Motore Bosch Performance CX Gen4 da 85 Nm e nuova modalità eMTB
  • Batteria integrata Bosch 625 Wh (625 Wh / 16.7 Ah / 36 V)
  • Display: Bosch Purion (opzionale: Bosch Kiox +150 euro)
  • Forcella: Fox 38 Performance Grip, 170 mm, 15×110 mm Boost
  • Ammortizzatore: Fox DPX2 Performance, 205×65 mm Trunnion
  • Tramissione: Shimano Deore XT, 12 velocità, 10-51T corona 34T, pedivelle 160 mm
  • Freni: Shimano XT BR-M8120, 203/203 mm
  • Attacco manubrio: FLYER Alloy, 31,8 x 40 mm, 3°
  • Manubrio: FLYER Alloy, 780 mm, 9°, 25 mm
  • Sella: Fizik Alpaca Terra
  • Reggisella: FLYER Dropper Post MT171, 125 (S) / 150 (M) / corsa 170 (L-XL) mm, 34,9 mm
  • Ruote: DT Swiss H 1700 Spline 30
  • Pneumatici: Maxxis Assegai DD 29×2.5″ 3C MaxxGrip, Maxxis Minion DHF DD 27.5×2.5 3C MaxxTerra
  • Taglie S, M, L, XL
  • Peso: 24 kg senza pedali, tubeless
  • Peso totale ammesso biker+ebike: 130 kg
  • Prezzo: 8.499 euro
Foto di Claudio Riotti in sella alla Flyer Uproc 6 2021.

Abbiamo affrontato trail di qualsiasi tipo a Lenzerheide, dai più lisci ai più tecnici e rocciosi, sempre con il sorriso sulle labbra.

Il test della eMTB FLYER Uproc6 8.70 2021

Ho utilizzato la mountain bike elettrica FLYER Uproc6 per due intense giornate e quattro differenti uscite assieme ad Andrea Bruno, il Responsabile Vendite per l’Italia, per un totale di quasi 60 km, 2000 metri di dislivello positivo e 4000 in negativo grazie anche alla funivia del bike park. Chiaramente non è un test completo ma è stato molto più che “un assaggio”, e con Andrea abbiamo messo alla prova l’ebike anche su salti e drop di una certa entità.

Fin dal primo momento, anche solo da un’analisi statica e visiva, la Uproc6 trasmette potenza e stabilità. La posizione in sella è centrale e ci sente in pieno controllo del mezzo grazie al manubrio largo e l’attacco corto.

Dopo un breve setting di gomme, sospensioni e appoggi siamo partiti per un primo giro tra salite sterrate alternate a sentieri molto tecnici sempre in salita, per poi scendere su piste dapprima lavorate e lisce e poi piene di rocce e radici. Un ottimo primo impatto perché da subito la Uproc6 dà una grande confidenza, specialmente quando la velocità aumenta in discesa e ci sono rocce o radici: fantastico!

Foto di Claudio Riotti su un salto con la Flyer Uproc6 2021.

Molto maneggevole nonostante il peso di 25 kg con pedali, la Uproc6 permette linee azzardate e passaggi molto complessi.

Discesa

Partiamo dalla discesa, ambito dove FLYER ha voluto indirizzare la Uproc6. La ciclistica e i componenti della bici permettono di passare sopra a ogni cosa rimanendo composti e sempre in controllo.

Tuttavia non si tratta di una schiacciasassi come alcune ebike, tutt’altro: manual, bunny hop e saltini per cambiare le traiettorie sono semplici e intuitivi. In più è molto silenziosa e ciò è assolutamente un plus per i miei gusti.

Per ottenere questo comportamento di guida sicuro e dinamico sono stati ottimizzati i componenti e la geometria, quindi forcella con steli da 38 mm di diametro, manubrio largo da 780 mm e attacco corto da 38 o 40 mm (a seconda dei modelli), angolo di sterzo aperto di 64.5°, reach abbastanza lungo di 445 mm sulla M e un carro compatto di 445 mm.

L’interasse abbondante di 1223 mm in taglia M crea stabilità e compostezza. Il movimento centrale è 347 mm ed è una misura che ho trovato ottima sia in discesa che salita.

Come già accennato, la Uproc6 utilizza il concetto di ebike mixed-wheel o “mullet” che unisce i vantaggi delle ruote di diametro diverso, ovvero un comportamento affidabile e precisione di guida sull’anteriore da 29″ e un’elevata agilità grazie alla più compatta ruota posteriore da 27,5″, che tra l’altro permette anche dimensioni contenute del carro. Sulle eMTB a mio avviso è una scelta vincente.

Foto di Claudio Riotti su un salto con la emtb Uproc6 di Flyer.

Pur in sella a un’ebike, ci siamo divertiti nella pista rossa del bike park di Lenzerheide, tra sponde e salti, drop e step-up.

Tutto l’insieme di geometrie e componenti si traduce in un mezzo divertente, molto guidabile e con un margine davvero alto.

Il sistema di sospensione è un quadrilatero con giunto Horst, quindi sulla carta attivo sia in pedalata che in frenata.

Nei rilanci oltre i 25 km/h il peso è certamente avvertibile ma dopo la prima pedalata il carro si stabilizza e la spinta viene distribuita meglio sui pedali. In frenata il carro è libero e il grip è buono anche sulle staccate al limite. La corsa dell’ammortizzatore viene sfruttata al meglio con un buon sostegno nella fase centrale.

La sensazione di rigidità e precisione si ritrova anche nelle curve spondate e nelle compressioni. Nelle pietraie si sente che il carro e il telaio lavorano ma non si flettono sotto le spinte e i contraccolpi.

In questo ambito la nuova forcella Fox 38 è davvero valida ed è un gradino sopra alla Fox 36 come sicurezza e capacità di assorbimento, seppur nella versione Performance che troviamo su questo montaggio quindi con regolazioni semplici di ritorno e compressione.

Foto di Claudio Riotti su un salto con la Flyer Uproc6 a Lenzerheide.

I freni Shimano XT sono tra i miei preferiti per modulabilità, feeling costante e potenza.

Da notare che FLYER ha deciso di montare su tutti i modelli degli pneumatici con carcassa rinforzata Maxxis DD da 2,5″ di larghezza e non plus, a tutto vantaggio dell’affidabilità e della guidabilità. In due giorni con una ventina di rider tra giornalisti e staff nessuno ha bucato, e vi assicuro che alle presentazioni questo è un fatto raro, specialmente sui trail di rocce taglienti che abbiamo affrontato.

Forse come unica pecca si potrebbe riscontrare un po’ di pigrizia nella Uproc6 sui sentieri più lisci e piatti, frangente in cui sinceramente non porterei una eMTB di questo calibro essendo costruita per ben altre situazioni, come gare di enduro elettrico e percorsi molto impegnativi.

Foto di Claudio Riotti su un salto con la Flyer Uproc6 a Lenzerheide.

Salti in bike park con la Uproc6? No problem!

Salita

Ecco l’ambito dove la Uproc6 mi ha stupito di più, perché “sulla carta” sembrerebbe un mezzo prevalentemente discesistico. Invece ho chiuso passaggi tecnici al limite del ribaltamento su gradoni di rocce, oltre ad affrontare sezioni di radici e pietre fisse con una sicurezza che aumentava pedalata dopo pedalata.

L’insieme di componenti, motore, ruote, pneumatici e il telaio della bici funzionano come un tutt’uno facilitando la vita al rider e questa è una caratteristica che ho riscontrato in poche ebike.

Grazie al nuovo aggiornamento del motore Bosch Performance CX la Uproc6 vanta ben 85 Nm di coppia. I sensori assicurano un supporto estremamente dinamico per un comportamento di guida eccezionale sui trail impegnativi, con la nuova modalità eMTB Extended Boost che regala più overrun, ovvero una spinta più lunga quando si fermano i pedali, situazione tipica dei passaggi tecnici in salita a gradoni o radici.

Ed è proprio qui che Bosch a mio avviso ha fatto centro trovando il giusto dosaggio per una caratteristica, quella della spinta residua, che può esaltare o peggiorare le doti di qualsiasi eMTB.

I consumi della batteria sono risultati ottimi (con il mio peso di 73 kg in assetto di riding). Tenendo conto che abbiamo utilizzato prevalentemente le modalità eMTB e Turbo, la batteria da 625 Wh permette dislivelli importanti e lunghe escursioni se si dosano bene le assistenze.

Foto di Claudio Riotti su una salita tecnica con la Flyer Uproc6.

L’ambito dove la FLYER Uproc6 mi ha stupito, la salita tecnica.

Come ultime considerazioni, l’angolo sella di 75.5° sulla M (varia a seconda delle taglie) è indicato per la mia statura e consente di scalare anche le salite più ripide mantenendo una buona postura, specialmente con la sella portata più avanti e leggermente inclinata con la punta in basso.

Sulle taglie più grandi l’angolo sella è meno verticlae (seppur di poco, sulla XL è 75.2°) e porta il rider a sedersi più indietro e più sulla ruota posteriore, specialmente se si hanno gambe lunghe e si estrae molto il reggisella. Perciò da questi fattori le sensazioni in sella possono cambiare, così come si è discusso con altri colleghi giornalisti più alti di me, ma questo succede su tutte le MTB e le ebike.

La nota positiva è che il tubo piantone di soli 415 mm permette l’uso di reggisella telescopici più lunghi (125 mm sulla S, 150 mm in tg. M e 170 mm su L e XL), quindi si può scegliere la taglia non più in base alla statura e al cavallo ma anche dalle preferenze di guida, con una eMTB più corta e maneggevole o una più lunga e stabile, in particolare per chi si trovi a cavallo tra due taglie.

Infine, il reggisella telescopico FLYER funziona molto bene ed è maggiorato, ovvero ha un diametro di 34.9 mm a tutto vantaggio della robustezza con meno flessioni e più durata.

La trasmissione Shimano XT è sempre una garanzia di affidabilità, con una rapportatura perfetta per qualsiasi utilizzo e una precisione e silenziosità notevoli.

Foto di Claudio Riotti sul drop finale di Lenzerheide con la emtb Flyer Uproc6.

Non potevo lasciarmi scappare il nuovo drop finale del “Bike Kingdom” Lenzerheide: sono circa 4 metri di altezza, affrontati senza problemi in sella alla Uproc6.

Conclusioni

La nuova Uproc6 dimostra che in FLYER non sono rimasti a guardare la concorrenza, anzi, hanno creato un prodotto che si pone assolutamente in cima alla lista delle eMTB più performanti mai provate dalla redazione di ebike.bicilive.it.

L’insieme di componenti, telaio, ciclistica e motore fa sì che la guida sia intuitiva ma stabile, sicura ma giocosa, con un equilibrio di prestazioni tra discesa e salita che ho trovato perfetto nella taglia M da me testata; sensazioni da verificare invece sulle taglie maggiori per via degli angoli sella che variano leggermente ma che di certo non si discosteranno così tanto dalle mie.

Senza dubbio si tratta di una mountain bike elettrica abbastanza fisica da guidare ma che regala grandi prestazioni a chi la sa spingere a dovere, senza per questo essere inadatta a dei principianti, anzi: grazie alla struttura e la sicurezza che infonde la vedo bene anche in mano a rider pesanti o poco esperti.

Il rapporto qualità prezzo di questo modello 8.70 è buono se si tiene conto del telaio completamente in carbonio e si confronta il montaggio con altre mountain bike elettriche di pari livello.

Non vediamo l’ora di metterla alla prova in un test di lunga durata per spremerla a dovere e verificare i consumi sui nostri trail abituali, magari con un’altra sella perché è risultata essere l’unico componente che non ci ha convinto per via delle sue dimensioni molto ridotte e lo scarso comfort.

Cosa ci è piaciuto:

  • La stabilità, precisione di guida e sicurezza
  • Le ottime prestazioni in discesa e salita
  • La qualità e le finiture

Cosa non ci ha convinto:

  • Richiede una guida abbastanza fisica
  • La sella

Le FLYER Uproc6 saranno disponibili a partire da settembre 2020 in tre varianti di allestimento e di colore presso rivenditori specializzati selezionati.

I prezzi sono di 6.999 euro per la Uproc6 6.50, 8.499 euro per la Uproc6 8.70 da noi testata e 10.999 euro per la Uproc6 9.50.

Se volete saperne di più sul brand svizzero leggete l’articolo della nostra visita in azienda FLYER.

Per maggiori informazioni sui prodotti visitate il sito ufficiale FLYER o contattate il Responsabile Vendite Italia Andrea Bruno – a.bruno@flyer.ch di Tribe Distribution – Demo Center, Show Room e Assistenza Panasonic – Vicoforte (CN).

Il test della Italwin K2 MAX: e-fat pieghevole con motore centrale da 90 Nm

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Foto della Italwin K2 MAX guidata da Claudio Riotti.

Italwin è un marchio italiano che produce bici elettriche fin dal 2003 in Veneto. Acquisito nel 2016 da FIVE, Fabbrica Italiana Veicoli Elettrici di Bologna, fa ora parte di una realtà in cui il Made in Italy e l’innovazione tecnologica sono alla base di una vasta produzione di ebike e motocicli elettrici.

In questo articolo abbiamo testato uno dei prodotti Italwin che va per la maggiore, la fat bike elettrica K2 MAX con ruote da 20×4″, motore FIVE da ben 90 Nm di coppia e batteria integrata da 378 Wh.

Vediamo insieme come si è comportata.

Foto della 2 MAX di Italwin è una fat bike elettrica pieghevole

La K2 MAX di Italwin è una fat bike elettrica pieghevole dal prezzo di 2.049 euro.

Italwin K2 MAX, caratteristiche tecniche

La K2 MAX è una e-bike disponibile in taglia unica di 42 cm ma ben si adatta a diverse stature grazie al manubrio e la sella ampiamente regolabili. L’abbiamo testata con una batteria da 345 Wh ma ora monta di serie la INNERTUBE PLUS Li-Ion 10,5Ah 36V da 378 Wh prodotta in Italia da FIVE.

Come caratteristiche principali troviamo quindi il motore centrale e ovviamente il fatto che sia pieghevole fino a occupare uno spazio di 96x75x50 centimetri grazie alle cerniere sul telaio e sul manubrio e i pedali che si ripiegano.

  • Telaio: alluminio pieghevole in taglia 42 cm
  • Motore centrale: FIVE da 250 W e 90 Nm di coppia
  • Batteria: INNERTUBE 378 Wh con celle Samsung prodotta in Italia
  • Display 3,5″ LCD retroilluminato: 5 livelli di assistenza, dispositivo soft start
  • Forcella: ammortizzata 80 mm di escursione
  • Trasmissione: Shimano a 7 rapporti con grip shift
  • Freni: a disco idraulici Tektro
  • Pneumatici: CST BFT 20×4″
  • Luci a led, parafanghi e cavalletto di serie
  • Sella in gel Bassano
  • Pedali: in plastica pieghevoli
  • Taglia: unica
  • Peso: 26 kg
  • Prezzo: 2.049 euro
Foto di Claudio Riotti in sella alla e-fat Italwin K2 MAX

La Italwin K2 MAX si è rivelata una compagna di pedalate molto confortevole, potente e versatile.

Il test della Italwin K2 MAX

Se desiderate una ebike con cui non passare inosservati, la K2 MAX è ciò che fa per voi. Scherzi a parte, ho davvero visto più teste girarsi al mio passaggio in sella a questa fat bike elettrica che a bordo dell’ultimo modello di eMTB in carbonio da ottomila euro.

Il motivo è semplice, la K2 è una bici a pedalata assistita nata per essere vistosa ma comunque adatta a diversi terreni grazie alle sue caratteristiche.

Mi preme però far passare il concetto che, per via del motore centrale, la differenza tra questa e-fat e le altre che si vedono in circolazione sia davvero avvertibile nella guida: la massa del motore posizionata al centro anziché nel mozzo posteriore cambia radicalmente il comportamento della bici elettrica.

Foto della 2 MAX di Italwin di vista di tre quarti

Partiamo comunque dalla posizione in sella, dove tutto è sotto controllo: dal cockpit confortevole con le manopole morbide (anche se tendono a ruotare), il manubrio stretto per passare agevolmente tra le file di macchine, i comandi e il campanello.

Manubrio e sella sono regolabili per diverse altezze e si può pedalare molto eretti con il busto.

Il display è ben leggibile anche di notte e riporta tutte le informazioni necessarie.

Le luci sono sufficienti per farsi vedere, ma se volete pedalare su strade completamente buie serve qualcosa di più potente all’anteriore.

Foto della 2 MAX di Italwin e delle luci

Le ruote fat da 20 pollici per 4″ di larghezza danno sicurezza in ogni ambito, assieme al telaio robusto e i freni a disco idraulici, potenti e dimensionati per il peso della bici.

La forcella ammortizzata dona un ottimo comfort, solo in alcuni frangenti si estende troppo velocemente producendo un rumore secco se si passa su tombini o buche, caratteristica riscontrata anche in altre bici urban o trekking.

Foto del grande e visibile display della e-fat Italwin K2 MAX

Il grande e visibile display della e-fat Italwin K2 MAX.

La sella è risultata comoda nei tragitti effettuati in città, un po’ meno nelle escursioni fuori porta sopra le due ore ma dipende sempre dalle preferenze personali.

I pedali pieghevoli, seppur molto comodi, sono stati sostituiti con un paio di pedali da MTB in plastica dotati di pin (piccole viti per aumentare l’aderenza) e piattaforma più larga, più sicuri e stabili sugli sterrati e nei sentieri semplici dove ho portato la K2 MAX.

Foto dei pedali pieghevoli della Italwin K2 MAX

Il pedale della e-fat K2 MAX una volta ripiegato.

Anche in questi ambiti la e-fat K2 MAX è risultata divertente e sicura, quindi la considero davvero un mezzo tuttofare che può essere utilizzato in molti contesti diversi, dalla città alle gite fuori porta fino alle esplorazioni su sentieri semplici nei boschi.

Foto del motore FIVE da 90 Nm

Il potente motore FIVE da 90 Nm che fa della K2 l’unica e-fat con drive unit centrale attualmente sul mercato.

Il motore FIVE della K2 MAX

Ho apprezzato particolarmente il fatto che la K2 MAX sia molto silenziosa per essere dotata di una drive unit da ben 90 Nm di potenza.

Ci tengo a sottolineare che al momento è l’unica bici di questa tipologia ad utilizzare un motore centrale e questo è anche il motivo della sua guidabilità e anche del suo successo commerciale.

Infatti la differenza di sensazioni è davvero netta quando si ha una ruota posteriore con motore nel mozzo che pesa 4 o 5 chili, quindi sulle masse sospese, e invece una ruota tradizionale (seppur fat) come sulla K2 MAX.

Grazie a questo la K2 risulta molto intuitiva da guidare, sia nel traffico che in ambiti extra urbani, inoltre la spinta del motore centrale FIVE non ha paragoni.

Su altre ebike simili ma con motore nel mozzo le sensazioni sono state ben diverse, con più fatica sulle salite ripide, sui cavalcavia e in tutte le situazioni dove si necessita di potenza, come ad esempio sulle rampe dei box.

Se volete sapere le differenze sui vari motori vi consiglio la lettura della nostra guida per conoscere l’ebike.

Qui sulla K2 basta una leggera pressione sui pedali in modalità 5, quella più potente, e la bici si sposta con agilità e rapidità grazie al motore centrale FIVE, alle geometrie ben concepite e le forme compatte, anche sulle pendenze più impegnative.

Foto del comando delle assistenze della K2 MAX

Il comando delle assistenze è piccolo ma volte ci si confonde con i bottoni e si è costretti a guardarli. Servirebbe qualcosa di più intuitivo.

Se si desidera meno potenza basta selezionare con il pollice sinistro sul comando una modalità meno potente e mano a mano che ci si avvicina all’assistenza 1 bisogna mettere un po’ più di impegno sui pedali. Tuttavia, anche a motore spento la K2 si pedala molto agevolmente, perfino oltre i 25 km/h in pianura, quindi nessuna paura se si esaurisce la batteria!

C’è un piccolo ritardo nelle partenze da fermi, quindi la spinta non è immediata come su una eMTB ma è proprio questo il “soft start” di si parla nelle specifiche: per evitare partenze brusche e inaspettate il motore inizia a spingere poco dopo che si mette il peso sui pedali.

Partendo da fermi, nell’uso quotidiano, il consiglio è comunque quello di selezionare la marcia più leggera prima di fermarsi. Questo migliorerà l’erogazione della spinta del motore e si farà meno fatica a partire, specialmente se si è in salita.

Foto della batteria della fat bike elettrica Italwin K2 MAX

La batteria è contenuta nella porzione di telaio a sinistra e si estrae agevolmente con una chiave.

Batteria, consumi, gomme fat

La batteria si ricarica con una piccola presa posta sotto al tubo obliquo. È estraibile con l’apposita chiave e ricaricabile anche separatamente. La ricarica completa della batteria da 378 Wh richiede circa 5 ore.

I consumi sono molto buoni, anche se qui entriamo in un campo con molte variabili a seconda del peso del ciclista, della pendenza dei percorsi e dell’allenamento di chi sta in sella. A riguardo ho notato che con le gomme più sgonfie e su terreni più sconnessi la K2 tende leggermente a consumare più batteria per via dell’attrito degli pneumatici CST da 4 pollici di larghezza.

Foto delle ruote fat della Italwin K2 MAX

Il grande comfort è dato anche dal grip e la capacità di assorbimento delle CST da 4″ di larghezza.

Queste comunque danno un ottimo comfort di guida su tutte le superfici a patto di regolarne correttamente la pressione: vanno tenute morbide, altrimenti sullo sterrato e sullo sconnesso la K2 tende un po’ a rimbalzare se si pedala a buon ritmo.

Quindi il mio consiglio è, se possibile, di munirsi di pompa per gomme e all’occorrenza cambiare la pressione degli pneumatici in base alle situazioni, ovvero più morbidi per terreni sconnessi e più gonfi per terreni lisci e scorrevoli, ma senza esagerare: con il mio peso di 70 kg ho usato 0.9/1 bar su sterrato e 1.2/1.3 bar su asfalto, con lo pneumatico anteriore sempre un 0.1/0.2 bar più gonfio del posteriore per evitare un, seppur leggero, effetto di chiusura dello sterzo” nelle curve.

Foto della e-fat pieghevole Italwin K2 MAX piegata

Il trasporto da piegata

La Italwin K2 MAX si richiude molto semplicemente grazie allo snodo centrale dotato di sicura. Dopo un paio di prove si prende manualità con l’operazione che consiste in quattro movimenti: piegare i pedali; sganciare il fermo del manubrio e ripiegarlo; sganciare il quick release centrale sul telaio alzando la sicura; ripiegare la bici su se stessa.

Peccato non trovare un gancio o un elastico come su altre bici simili che permetta di mantenere la K2 chiusa durante il trasporto.

Foto della sicura dello snodo del telaio della ebike K2 MAX

Il piccolo gancio nero è la sicura che evita aperture accidentali dello snodo del telaio.

Una volta ripiegata, la K2 MAX occupa uno spazio relativamente ridotto e si può trasportare sui mezzi pubblici utilizzando la ruota posteriore per spostarla. Qui bisogna solo stare attenti alla rotazione dei pedali se si fanno delle “manovre”, perché potrebbero incastrarsi nell’altra ruota o nel telaio.

Se si deve salire o scendere dei gradini l’operazione diventa faticosa e complessa perché la bici, oltre a pesare 26 kg, tende ad aprirsi, mancando come già detto un gancio di ritenzione.

Foto del cavalletto laterale e il freno a disco posteriore della K2 MAX di Italwin

Il comodissimo cavalletto laterale e il freno a disco posteriore della K2 MAX di Italwin.

Per quanto riguarda le dimensioni da piegata, la K2 è sicuramente più grande di una normale bici pieghevole a causa delle gomme fat. Nonostante ciò non ho avuto problemi di spazio né sui treni (tranne nelle ore di punta) né ad esempio in ascensore: serve solo un po’ di forza per alzarla in caso di gradini, quindi consiglio di evitare quest’operazione a donne o persone con problemi di schiena.

Foto della Italwin K2 MAX, e-fat pieghevole con motore centrale FIVE

Le nostre conclusioni sulla Italwin K2 MAX

Dopo diverse uscite possiamo affermare che la fat bike pieghevole K2 MAX di Italwin sia un’ebike che permette un comfort di guida notevole grazie alle sue ruote da 4 pollici e la forcella ammortizzata.

Il prezzo di 2.049 euro è consono alla tipologia e la qualità del mezzo, che ricordiamo essere dotato di un motore centrale silenziosissimo e molto potente che sorpassa di gran lunga la concorrenza per resa e prestazioni. Nonostante il suo peso, la K2 è risultata maneggevole e reattiva.

Il montaggio è curato e non ci sono elementi che stonano, sarebbe tuttavia molto utile la dotazione di una cinghia o un elastico per poterla mantenere chiusa durante l’eventuale trasporto da piegata.

Se volete saperne di più su altri modelli del brand con motore FIVE vi consigliamo di leggere il test della Italwin Trail Advanced oppure la news della Italwin Trail Ultra 2020.

Per maggiori informazioni sui prodotti Italwin vi invitiamo invece a visitare il sito ufficiale Italwin.

La nuova eMTB Sondors Rockstar: batteria da 1000Wh e prezzo competitivo

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La nuova eMTB full suspended Sondors Rockstar: batteria da 1000Wh motore Bafang

La novità di Sondors si chiama Rockstar ed è una eMTB full suspended che presenta delle caratteristiche decisamente interessanti, offerte a un prezzo molto competitivo. Una su tutte è la batteria con una capacità di circa 1000 Wh, probabilmente una tra le più capienti al momento sul mercato.

Oltre alla batteria è dotata del motore centrale Bafang M620 capace di sviluppare picchi di potenza di circa 1500 W e una coppia di 160 Nm. Ricordiamo come sempre che con questi valori parliamo di una ebike che non è a norma di legge e per cui non è possibile utilizzarla su strade pubbliche ma solo su circuiti o luoghi privati.

L’azienda americana Sondors produce biciclette elettriche a prezzi vantaggiosi e con questo prodotto lancia sul mercato una mountain bike elettrica che stupisce appunto anche per il suo costo. La Rockstar viene infatti proposta a 2.499 dollari ed arriverà probabilmente in Europa nel 2021.

Sebbene tale cifra possa sembrare abbastanza alta, dobbiamo ricordare che stiamo parlando di una ebike che potrebbe toccare valori molto più alti in virtù delle sue caratteristiche.

Scopriamole insieme.

Una ebike Sondors Rockstar all'interno di una composizione grafica

Sondors Rockstar: batteria da 1000 Wh e motore Bafang M620

Come già accennato la Rockstar si contraddistingue principalmente per la sua batteria agli ioni di litio che vanta una capacità da 1000 Wh. Caratterizzata da 48V e da celle da 21 Ah, questa permette di godere di una autonomia compresa tra i 65 e i 95 km. Ovviamente quest’ultima varia a seconda del livello di assistenza utilizzato, che può essere scelto tra tre modalità, e molti altri dettagli di cui parliamo nel nostro manuale della bici elettrica.

A fianco della batteria troviamo il motore Bafang M620 Mid-Drive da 750W di potenza e caratterizzato da una coppia di 160 Nm. Conosciuto anche come Bafang Ultra, il propulsore della eMTB Sondors Rockstar permette inoltre di godere di picchi massimi di 1500 W e dona una sensazione di pedalata davvero molto fluida, simile a quella di una bicicletta tradizionale. La sua presenza su questo modello va ad allungare le fila dei marchi di ebike che utilizzano motori centrali Bafang.

Secondo quanto dichiarato dall’azienda americana però questo valore sarebbe limitato a 1152 W per permettere così di circolare anche nei Paesi dove la velocità massima è di 25 km/h (ma non in Italia dove per legge il motore deve essere da 250 Watt). In ogni caso parliamo comunque di picchi di potenza molto elevati per una bicicletta elettrica.

In aggiunta, il caricatore è da 3 A e il display presente sul manubrio risulta ben visibile in ogni condizione di illuminazione.

Una e-bike Sondors Rockstar vista lateralmente

Il telaio e il sistema ammortizzante

La Sondors Rockstar è una mountain bike elettrica biammortizzata il cui telaio è stato creato e sviluppato su misura per adattarsi alle dimensioni della performante batteria. Si tratta infatti di un telaio in alluminio ottimizzato per contenere l’accumulatore e che, come si può vedere, dimostra di essere particolarmente robusto.

Nonostante il design non sia proprio pulito a causa dell’ingombrante batteria, la Rockstar si presenta comunque come una ebike aggressiva e la testimonianza è data dal sistema di sospensioni: sia all’anteriore che al posteriore questa eMTB è dotata di una escursione di 150 mm.

Una bici elettrica Sondors Rockstar vista lateralmente in un esploso tecnico delle componenti

Le altre componenti tecniche della MTB elettrica Sondors Rockstar

A detta dell’azienda, la e-MTB Rockstar è stata realizzata per permettere al ciclista che la guida di cimentarsi con tracciati tecnici e sconnessi.

Purtroppo attualmente sono poche le informazioni riguardanti il montaggio specifico, ma Sondors fornisce alcune le caratteristiche generali che avrà questa eMTB: il sistema frenante è affidato a freni idraulici Tektro, le ruote in alluminio sono da 27.5 pollici e montano dei copertoni Maxxis 27.5×3.0″, molto larghi e in controtendenza con le ebike moderne che presentano larghezze semiplus da 2.6″ o al massimo 2.8″. Il battistrada decisamente largo consente certamente di affrontare i trail più impegnativi assicurando rotolamento scorrevole e grip elevato ma manca di precisione in una guida più aggressiva.

La trasmissione è con comando gripshift ed è a sole 7 velocità, quindi con un range di rapporti limitato: in questo frangente si vede dove l’azienda ha voluto risparmiare per contenere il prezzo finale.

Il reggisella telescopico e la sella in gel con luce posteriore integrata sono altri elementi con cui è equipaggiata la Sondors Rockstar, ma non sappiamo escursione e modello della sella.

Una e-MTB Sondors Rockstar vista di tre quarti dentro ad un deserto roccioso

Sondors Rockstar 2021: disponibilità e prezzo

Sebbene Sondors rimanga ancora piuttosto vaga sulla componentistica specifica della Rockstar, quello che non nasconde è il prezzo al pubblico: 2.499 dollari, quindi poco più di 2200 euro.

Una cifra decisamente competitiva date le caratteristiche appena presentate, anche se bisognerà capire quali componenti Sondors deciderà di montare su questa eMTB, specialmente riguardo alle sospensioni e la trasmissione.

Con un peso dichiarato di 29,5 kg siamo di fronte ad una ebike dal peso molto elevato che beneficia però di un motore potente e di una batteria con grande capacità.

Dobbiamo purtroppo dirvi che ad oggi non è ancora possibile prenotarla in Italia, dove probabilmente arriverà nel 2021. La prenotazione è infatti aperta solo in America versando 299 dollari di acconto. La consegna è prevista in ottobre e le colorazioni disponibili sono tre: Slate, Supernova e Matte Black.

Vi invitiamo comunque a seguirci per ricevere aggiornamenti riguardanti un futuro arrivo nel nostro Paese e vi consigliamo di visitare il sito web ufficiale Sondors per eventuali approfondimenti circa la nuova eMTB full suspension Rockstar.


Fiido D11: l’ebike pieghevole capace di percorrere 100 km

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copertina articolo ebike pieghevole fido D11 modello 2020

La D11 è la nuova bicicletta elettrica pieghevole di Fiido, il brand cinese famoso per le sue prestanti e pratiche folding ebike. Questo nuovo modello è una vera e propria promessa per coloro che desiderano un mezzo versatile e facilmente trasportabile dotato di elevata autonomia per muoversi in contesto urbano.

La compagnia di Hong Kong dichiara infatti una durata della batteria che dovrebbe permettere di percorrere fino a 100 km. L’annuncio ufficiale di Fiido è arrivato circa un mese fa e attualmente è stata avviata una campagna di crowdfunding per realizzare la nuova ebike D11.

Andiamo a scoprire tutte le sue caratteristiche tecniche.

La bici elettrica pieghevole Fiido D11 parcheggia grazie al pratico cavalletto

Design moderno ed elevata autonomia

Ciò che più stupisce guardando i dati della folding e-bike Fiido D11 è sicuramente la sua elevata autonomia, dichiarata a 100 km da parte dell’azienda. Per raggiungere questo traguardo, l’azienda cinese ha deciso di montare una batteria da 410 Wh (36 V e 11,6 Ah) su questa bicicletta elettrica pieghevole.

Nascosto all’interno del telaio, al di sotto della sella, l’accumulatore è facilmente removibile per essere caricato con semplicità e risulta ben integrato nel contesto.

Le linee pulite e il design moderno rendono la Fiido D11 una ebike pieghevole adatta a tutti, dai più ai meno giovani.

Dettaglio di corona e pedali della Fiido D11

Il motore è da 250 W e vanta delle dimensioni compatte e un peso davvero ridotto. Anch’esso è praticamente invisibile in quanto nascosto nel mozzo della ruota posteriore, ma è comunque capace di erogare la potenza necessaria a superare anche le salite più ripide.

La velocità massima raggiungibile della Fiido D11 è di 25 km/h, come previsto dalla normativa italiana.

L’autonomia dichiarata di 100 km è possibile avvicinarla se viene utilizzata la modalità Eco. È la meno dispendiosa delle tre modalità previste su questa ebike, tutte selezionabili intuitivamente tramite il display LCD di facile lettura.

Un ragazzo in sella alla Fiido D11

Fiido D11: pratica e leggera

La D11 è perfetta per muoversi in sicurezza in contesto urbano e facilmente richiudibile per essere trasportata sui mezzi pubblici e nel bagagliaio della propria auto. La praticità di questa folding ebike è da ricercarsi nelle scelte fatte dagli ingegneri del brand cinese: si può piegare in soli 5 secondi grazie all’apposito meccanismo.

Il materiale scelto per il telaio è infatti una lega di alluminio leggera, che permette di ottenere un peso di poco meno di 13 kg (batteria esclusa).

La sua leggerezza consente così di trasportarla senza fare troppa fatica e le sue dimensioni da chiusa 84 x 40 x 59 cm (H x W x D) la rendono poco ingombrante.

Dettaglio del freno a disco della Fiido D11

Completa di freni a disco e di ruote da 20 pollici, la Fiido D11 è dotata di una trasmissione Shimano a 7 velocità. Insieme ai livelli di pedalata assistita il ciclista che monta in sella può quindi giocare anche con il cambio per avere il rapporto più adatto ad ogni situazione.

Il reggisella, dove troviamo la batteria, vanta anche una luce posteriore integrata che, abbinata a quella anteriore, consente di essere sempre visibili nel traffico.

Dettaglio della parte anteriore della ebike con luce frontale, freni a disco e forcella

Tra gli altri elementi che compongono questa ebike pieghevole troviamo poi la comoda sella e il manubrio dal design ergonomico.

Offerta in unica colorazione Sky Blue, la Fiido D11 è attualmente ordinabile presso il sito Indiegogo dove è stata lanciata la campagna di crowdfunding per realizzarla.

La sua consegna è già prevista per agosto 2020 e per richiederla si può usufruire dello sconto attuale che la rende disponibile al pubblico ad un prezzo di circa 708 euro, IVA inclusa.

Per maggiori informazioni sulla folding ebike D11 vi consigliamo di visitare il sito Indiegogo, mentre per eventuali approfondimenti circa tutti i prodotti del marchio cinese Fiido vi invitiamo a visitare la pagina internet ufficiale Fiido Ebike.

Ti interessano le bici elettriche pieghevoli? Prova a dare un’occhiata ai nostri articoli sul test della Italwin K2 MAX, sulla Wayel eBig 2020 e sul test della e-Fat bike pieghevole Argento Bike Bi Max.

Il nuovo FSA System HM 1.0: motore nel mozzo, batteria e App per ebike

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Il nuovo FSA System HM 1.0: motore nel mozzo, batteria e App per ebike

Un anno fa circa avevamo scritto su queste pagine di come l’azienda italiana FSA avesse completato la lavorazione di una nuova propulsione per ebike denominata “FSA System HM 1.0″ che comprende un motore nel mozzo da 250 Watt, una batteria da 250 Wh con un’ulteriore battery pack aggiuntivo da 250 Wh, un controllo integrato nel telaio e un’app per gestire il sistema.

Il prodotto era stato poi presentato nel corso della fiera Eurobike 2019 ma noi di eBike.BiciLive.it avevamo potuto fare in anteprima un brevissimo test e alcune foto agli Eurobike Media Days a Plan De Corones (BZ) a luglio 2019.

Oggi torniamo a parlare di questa drive unit, con tutte le sue caratteristiche e i dettagli del caso, in vista del suo imminente lancio sul mercato: la mass production dell’FSA System inizierà a partire da settembre 2020.

Andiamo a conoscere meglio questa drive unit…

foto del motore nel mozzo FSA

Alessandro Confalonieri, Marketing Manager FSA, ci mostra il nuovissimo motore nel mozzo.

FSA System HM 1.0, dettagli e caratteristiche tecniche

“Il sistema rappresenta il culmine di un intenso lavoro di ricerca e sviluppo durato circa 18 mesi e la sua realizzazione è stata possibile grazie all’ottima esperienza di FSA nel mondo ebike”, ha dichiarato Davide Riva, OEM sales manager di FSA Europe.

L’FSA System HM 1.0 è stato sviluppato interamente in Italia, con batteria e sistema di gestione interamente prodotti nel nostro paese e utilizzando componenti di qualità altamente resistenti. La componentistica è completamente impermeabile e, grazie al know-how dei tecnici del brand, garantisce una maggiore durata nel tempo.

Il sistema è compatto e raggiunge un peso complessivo di 4 chilogrammi. Questo permette un’integrazione perfetta nelle bici da corsa a pedalata assistita (spesso chiamate eRoad o eStrada) e nelle ebike urban e trekking. Le sue dimensioni consentono inoltre di installarlo su diverse geometrie e anche sulle taglie più piccole.

La batteria è da 20 celle con 250 Wh di capacità ed è integrata nel tubo obliquo. Per i giri più lunghi, una batteria aggiuntiva è installabile sfruttando uno dei due porta borraccia. Le due batterie non lavorano in parallelo, prima si scarica una e poi l’altra.

Con 500 Wh totali si possono indicativamente percorrere 100 km, ma il dato come ben sappiamo varia in base al dislivello, al peso del rider, all’allenamento ecc.

foto del pulsante che gestisce le assistenze del motore fsa

Il pulsante sul tubo orizzontale che gestisce le assistenze: il colore segnala la modalità utilizzata.

Il comando remoto per variare le assistenze è integrato nel tubo orizzontale in maniera molto elegante e fluida e la porta per ricaricare la batteria è situata sopra il movimento centrale.

Sono cinque i livelli di assistenza, differenziati in cinque colori tra cui verde per l’Eco e rosso per il Boost. La potenza massima è di 250W (coppia di 42Nm) ed è espressa in maniera fluida dal motore nel mozzo. L’FSA System è dotato di un sensore di coppia integrato e due sensori di velocità, che adattano la spinta alle differenti condizioni e stili di guida.

L’azienda italiana ha pensato bene di sviluppare l’FSA System HM 1.0 con un’occhio di riguardo alla velocità limite. Quando si supera il limite massimo di legge fissato a 25 km/h infatti l’hub di questo innovativo sistema si spegne, riducendo al minimo l’attrito e la resistenza di pedalata.

L’utente può così beneficiare di una pedalata fluida e naturale, il cui movimento è pressoché simile a quello di una bicicletta tradizionale. Per ottenere questo risultato FSA ha puntato anche sul peso ridotto, sulla compattezza del sistema e su un basso fattore Q.

foto del motore fsa system nel mozzo posteriore

Ecco come si presenta il motore nel mozzo posteriore FSA System sulle ruote FSA.

Per il nuovo motore, FSA ha sviluppato un’App dedicata disponibile per sistemi iOS e Android che permette all’utente di visualizzare i vari dati, il consumo della batteria, registrare i giri, evincere le statistiche d’uso e anche utilizzare un sistema di navigazione GPS “turn by turn”. Inoltre l’App fornisce la diagnostica del sistema e permette una chat diretta con i service center di FSA. Al momento ancora non sappiamo se l’App potrà modificare i parametri delle assistenze.

Dato che il motore è alloggiato nel mozzo, FSA ha progettato quattro set di ruote differenti che incorporano l’FSA System: le Vision Metron 40 SL Disc, le Trimax 30 Disc, le Team 30 Disc e una ruota specifica per gravel denominata AGX. Più avanti usciranno altre ruote per e-road ed e-gravel che sono ora in fase di sviluppo.

foto della porta dove si inserisce la batteria dell'FSA System

La porta da dove si inserisce la batteria dell’FSA System è sotto al movimento centrale.

FSA vanta una lunghissima esperienza nel campo dei componenti per bici come corone, guarniture e anche regisella telescopici come il Flowtron e pedivelle come le nuove FSA KFX 2020.

Con questo nuovo sistema FSA ha creato un motore robusto e fatto per durare, dotato di cuscinetti di qualità e un’alta impermeabilità. Dalle prove effettuate durante le fasi di test FSA afferma che il sistema necessita di una manutenzione minima.

foto del motore nel mozzo FSA System lato disco

Il motore al mozzo FSA resta coperto sia dal lato trasmissione che da quello del freno a disco.

Inoltre, i 40 centri di assistenza nel mondo sono a disposizione del cliente e dei rivenditori per fornire tutto il supporto tecnico necessario. Le scorte di magazzino e le consegne sono infatti gestite dalle sedi centrali di FSA, situate in Europa, in Nord America e in Asia. Questo consente ad FSA di essere molto flessibile e di raggiungere rivenditori e clienti con efficacia e tempestività.

Non ultimo, il fattore Q è identico a quello di una bici normale e il sistema si può adattare a diverse taglie di telaio, dalla XS a salire, senza problemi di spazio, diversamente dai motori centrali.

Ecco un video molto esplicativo della drive unit:

FSA System HM 1.0, breve test sul campo

Test di Claudio Riotti

Ho potuto provare una e-road montata con il nuovo FSA System HM 1.0 durante i giorni trascorsi agli Eurobike Media Days a Plan De Corones in Alto Adige. Si è trattato di un brevissimo giro per provare il motore e le assistenze, su una bici prototipo appena assemblata e con poco tempo a disposizione.

Innanzitutto sottolineo il concetto di perfetta integrazione, il sistema FSA è quasi invisibile e non snatura le forme della bici con tubi sovradimensionati e motori che attirano l’occhio (e il peso) nella zona del movimento centrale. Una ebike che monta l’FSA System vista di profilo sembra in tutto e per tutto una bici tradizionale.

Il pulsante centrale per gestire le assistenze è ben integrato e si colora in base al supporto utilizzato. Ho notato che però alla luce del sole a volte non è facile capire il colore e quindi sapere in che assistenza si stia viaggiando.

foto della batteria dell'FSA System

Ecco la batteria integrata dell’FSA System, ancora in fase prototipale senza involucro.

La potenza del motore va da quella docile e poco invasiva dell’Eco fino al vigoroso Boost, che dà una spinta molto avvertibile e utile sulle salite più dure, ma mai eccessivo come alcuni motori centrali. Le assistenze intermedie sono abbastanza diverse tra loro ma le ho utilizzate poco durante la prova.

La risposta al pedale è pronta e molto adattabile in base alla spinta del piede, caratteristica che denota un buon lavoro dei sensori, anche in questa versione ancora non definitiva dell’intero sistema.

Lo stacco del motore oltre i 25 km/h di Legge non è avvertibile, non si nota alcun trascinamento come in alcune ebike con drive unit centrale e la bici si lascia pedalare facilmente oltre il 30 km/h e più, dipende poi naturalmente dalla “gamba” del rider di turno.

A livello di maneggevolezza l’FSA System HM 1.0, testato con la sola batteria nel tubo obliquo, è molto buono: si avverte un leggero sbilanciamento dei pesi verso il retrotreno nei cambi di direzione veloci ma questa è una caratteristica tipica delle ebike con motore nel mozzo.

Tuttavia, ciò non influisce negativamente sulla guida e la bici montata con l’FSA System risulta comunque molto intuitiva e maneggevole.

foto del motore nel mozzo FSA System lato disco

Il motore al mozzo FSA resta coperto sia dal lato trasmissione che da quello del freno a disco.

La silenziosità, come emerso dal breve test, è molto buona: il rumore misurato dai tecnici FSA si attesta a meno di 55 decibel.

Non ci resta che aspettare la presentazione ufficiale per sapere altri dettagli come disponibilità e prezzi e magari poter effettuare un test più completo in futuro utilizzando anche l’app, valutando i consumi e provando il sistema con la seconda batteria montata per valutare come cambia la distribuzione dei pesi.

Per maggiori informazioni sui prodotti dell’azienda di Busnago (MB) vi consigliamo di visitare il sito web ufficiale FSA.

Ecco l’innovativa Gogoro Eeyo, l’ebike con Smartwheel

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ebike logoro eeyo modello 2020 agile e superleggera

Gogoro, azienda taiwanese con grande esperienza nel campo degli scooter elettrici, sbarca nel mondo delle biciclette elettriche. La Eeyo è infatti sua prima ebike ultraleggera del brand, un modello in carbonio caratterizzato da un design innovativo e di alcune soluzioni all’avanguardia, tra cui la tecnologia brevettata Smartwheel.

La Gogoro Eeyo è una ebike pensata per l’ambito urbano e per essere sempre alla moda. Questa pedelec è disponibile in due versioni: la top di gamma Eeyo 1s e la Eeyo 1.

Leggera ed elegante, la Gogoro Eeyo vanta inoltre un peso davvero ridotto di soli 12 kg grazie anche all’utilizzo del carbonio e il motore/batteria nel mozzo posteriore.

Disponibile a partire da 3.899 dollari, circa 3.500 euro, sarà presto sul mercato negli Stati Uniti ed in Europa. La sua consegna è prevista proprio a partire da questo luglio 2020.

Ragazzo che utilizza una Gogoro Eeyo in città

Gogoro Eeyo: telaio in carbonio e Smartwheel

Il telaio della Gogoro Eeyo è pulito e moderno. Realizzato in fibra di carbonio ultraleggera, la struttura monoscocca risulta priva del tubo verticale classico, lasciando così un vuoto sotto al reggisella.

Il look di questa ebike appare così proiettato verso il futuro e allo stesso tempo dotato di buona aerodinamicità, anche se naturalmente si potrà regolare l’altezza sella in maniera ridotta.

I tecnici del brand di Taiwan hanno deciso di dotare la Eeyo 1s anche di altre parti in carbonio, come i cerchi, il manubrio e il reggisella. Per la sorella più economica, la Eeyo 1, queste tre componenti sono invece in lega di alluminio.

vista laterale della ebike Gogoro Eeyo 2020

Pur vantando materiali ed elementi di qualità, un utilizzo maggiore di carbonio sulla Gogoro Eeyo 1s fa sì che il suo peso sia più ridotto. Dai dati ufficiali infatti il peso della Eeyo 1s è di 12 kg (26,4 libbre), mentre quello della Eeyo 1 si attesta ad un valore superiore alla dozzina di chilogrammi (27,5 libbre). Parliamo comunque di pesi molto bassi per una ebike.

Altro aspetto interessante della nuova Eeyo è la presenza della tecnologia Smarthweel. La soluzione innovativa brevettata da Gogoro è un sistema unico: motore, batteria e tutte le componenti elettroniche sono inserite all’interno della ruota posteriore.

Questo corpo unico è realizzato in alluminio ed è stato sviluppato essere inserito all’interno del mozzo della ruota posteriore.

I vantaggi offerti sono molteplici. Innanzitutto non sono presenti i comandi al manubrio, non ci sono fastidiosi cavi in vista e il design risulta pulito. Inoltre anche il tubo obliquo, non essendoci la batteria, è identico a quello di una bicicletta muscolare. A prima vista infatti la Gogoro Eeyo non sembra essere una bici elettrica.

Particolare della cinghia Gates Carbon Drive.

La cinghia Gates Carbon Drive sostituisce la catena e necessita di minore manutenzione.

Ulteriore vantaggio della Smartwheel è legato alla cinghia Gates Carbon Drive che sostituisce la classica catena. Essa consente di avere una pedalata fluida e di limitare al minimo la necessità di manutenzione, permettendo al ciclista di godersi la pedalata in ambiente urbano e senza preoccuparsi troppo della catena e del suo grasso che spesso sporca gambe e pantaloni.

Per controllare e gestire la Smartwheel, il team di Gogoro ha pensato bene di realizzare un’App dedicata connessa allo smartphone via Bluetooth. Le funzioni di pedalata assistita e di modalità di guida sono così lasciate al software che le ottimizza a seconda delle necessità del momento.

La Smartwheel inoltre assicura una sicurezza completa contro i furti: la connessione di prossimità integrata nella Eeyo permette di bloccare la ruota appena il proprietario si allontana dalla propria ebike.

Uno smarphone con App che funge da display sulla e-bike Gogoro Eeyo

Qualche dato tecnico

La scelta fatta da Gogoro per migliorare il peso ed ottenere delle forme intriganti vede un sacrificio in termini di performance, lato autonomia. Notiamo infatti che la batteria è da 123 Wh, quindi decisamente meno prestante rispetto alle altre presenti sul mercato.

Nonostante questo aspetto comunque la nuova Eeyo si difende bene per chilometri percorribili dichiarati dal brand. L’ottimizzazione del motore infatti ha permesso di regalare circa 64 km di autonomia in modalità Sport e fino a 88 km in modalità Eco (presumibilmente in piano e con un rider leggero, naturalmente sono dati indicativi).

Il tempo di ricarica completo ha una durato di circa 2 ore e mezza ma una peculiarità della batteria è il metodo di ricarica che appare molto interessante. Gogoro infatti ha pensato a un caricatore portatile da agganciare all’hub oppure a uno stand che consente di ricaricare la bici quando è parcheggiata.

Nonostante non siano ancora state rese note tutte le caratteristiche tecniche nel dettaglio sappiamo comunque che la Gogoro Eeyo monterà un freno a disco idraulico per la ruota anteriore. Per la posteriore è presente un freno classico a pattino posizionato sotto i foderi per mantenere la linea pulita.

dettaglio della forcella della ebike logoro eeyo 2020

Disponibilità e prezzo

La nuova Gogoro Eeyo è una ebike creata per il contesto urbano e per fornire all’utente un mezzo con cui pedalare in serenità all’interno dei circuiti cittadini.

È già disponibile da questo luglio 2020 e la si può scegliere tra due versioni – Eeyo 1s e Eeyo 1 – e tra tre diverse colorazioni (Warm White, Lobster Orange e Cloud Blue).

Le consegne sono previste sia per il mercato locale, quindi quello asiatico, ma anche per quello americano e quello europeo.

Attualmente sul sito ufficiale figura solamente il prezzo in dollari. Facendo una breve conversione possiamo però già dirvi che la Gogoro Eeyo 1s, cioè la versione top di gamma, avrà un prezzo al pubblico, comprensivo di IVA, di circa 4.100 euro (4.599 dollari), mentre la Eeyo 1 costerà circa 3.500 euro (3.899 dollari).

Per maggiori informazioni e approfondimenti sulla Eeyo vi invitiamo a visitare il sito internet ufficiale del brand Gogoro.

Da Ducati 3 nuove bici elettriche pieghevoli per la città: Urban-E, SCR-E e SCR-E Sport

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Ducati: 3 nuove bici elettriche pieghevoli per la città

Dopo essersi ritagliata, grazie alla partnership con Thok, uno spazio tutto suo all’interno dell’affollato mercato delle mountain bike elettriche, Ducati prosegue il suo percorso nel mondo della pedalata assistita proponendo oggi tre nuovi modelli di e-bike pieghevoli pensati per l’uso in città.

Ad affiancare il prestigioso marchio in questa sua nuova avventura troviamo alcuni nomi già noti, a partire da MT Distribution, licenziatario e partner commerciale che si sta già occupando da tempo della distribuzione dei monopattini elettrici Ducati.

Non c’è che dire: dopo aver presentato poco tempo fa la bici elettrica da trekking E-Scrambler, pezzo inedito del catalogo 2020 ebike Ducati powered by Thok, con questi tre nuovi prodotti il brand è pronto a conquistare anche i cuori degli appassionati urbani di e-Mobility.

Ma andiamo a conoscere meglio queste 3 foldable elettriche pensate per una mobilità cittadina più semplice, comoda e alla portata di tutti.

Una bicicletta elettrica a pedalata assistita pieghevole Ducati Urban-E 2021

L’ebike pieghevole a pedalata assistita Ducati Urban-E curata dal Centro Stile Ducati.

Le nuove bici elettriche pieghevoli 2020-2021 di Ducati e MT Distribution

La linea di ebike pieghevoli urban firmata da Ducati e distribuita da MT Distribution è composta da questi tre modelli: Ducati Urban-E, Ducati SCR-E e Ducati SCR-E Sport.

La prima sarà disponibile a partire da ottobre, mentre le ultime due arriveranno nei negozi da settembre, con un prezzo al pubblico iva inclusa che parte da 1.699 euro.

Motore elettrico brushless Bafang 8FUN montato sul mozzo posteriore

La drive unit Bafang 8FUN è installata in tutti e tre i modelli di bici elettriche pieghevoli Ducati.

Tutti e tre i modelli sono dotati di telaio in alluminio con il comodo sistema di chiusura Easy Folding, per poterli ripiegare in pochi secondi, e fanno uso di gomme fat Kenda con 20 pollici di diametro e battistrada da 4, ideali per affrontare le superfici sconnesse della città.

I partner tecnici per la propulsione dei tre mezzi sono Shimano, con il suo gruppo trasmissione Tourney a 7 rapporti, e Bafang, con il suo motore bushless nel mozzo posteriore 8FUN da 36V e 250W per un’assistenza fino ai 25 Km/h di velocità.

Dettaglio del telaio della e-bike pieghevole Ducati Urban-E

La forma e il colore del telaio della Urban-E nella zona delle batterie integrate ricorda quella del serbatoio di una moto Ducati.

E-bike pieghevole Ducati Urban-E 2021

La Ducati Urban-E è stata particolarmente curata sotto il profilo del design. Il suo telaio con batteria e luci integrate è un progetto firmato dal Centro Stile Ducati in collaborazione con la divisione Industrial Design di Italdesign Giugiaro SpA: la forma arcuata del telaio e il colore rosso richiamano i serbatoi delle motociclette Ducati.

Elegante e stilosa la scelta del display, ricaduta sul King-Meter Just Two: è completamente integrato nell’attacco del manubrio e consente il totale controllo degli aspetti elettrici/elettronici della bicicletta (livello di assistenza alla pedalata, livello di carica delle batterie, ecc…), compresa l’accensione delle luci anteriori e posteriori.

Il display LCD integrato nell'attacco manubrio King-Meter Just Two

Il display LCD integrato nell’attacco manubrio King-Meter Just Two.

La batteria da 378Wh offre un’autonomia dai 40 ai 70 chilometri e ha un tempo di ricarica dalle 4 alle 6 ore.

La Urban-E è disponibile in due colorazioni (nera o grigia) e con questo allestimento: motore Bafang 8FUN, batteria integrata al telaio a estrazione verticale Samsung da 378Wh, forcella ammortizzata Suntour XCT-JR 20″ con escursione 40mm, cambio Shimano Tourney a 7 velocità, guarnitura Prowheel Pioneer 44T con braccio da 170mm, catena KMC anti-ruggine, freni a disco idraulici Tektro HD-T285 a doppio pistone, cerchi a doppia spalla in alluminio, pneumatici Schwalbe Mad Mike in Kevlar con tecnologia anti-foratura, sella Velo Float, pedali in plastica richiudibili, parafango posteriore custom, cavalletto, luce posteriore, luce anteriore a LED integrata.
Peso (batteria inclusa): 20 kg
E-bike pieghevole Ducati Urban-E 2021

Ebike pieghevole Ducati SCR-E 2021

La moto Ducati Scrambler viene proposta dal marchio come “l’essenza del motociclismo e un mondo pieno di libertà, gioia e self-expression”: le due e-bike pieghevoli SCR-E e SCR-E Sport si ispirano a essa e provano a portare un po’ della sua “Land of Joy” anche nel mondo della pedalata assistita.

Su entrambi i modelli il display LCD è montato centralmente sul manubrio: si tratta di un modello 800U, con impermeabilità IP65 e controllo dei livelli di assistenza, dell’accensione e lo spegnimento delle luci. È anche contachilometri con funzioni annesse e sensore crepuscolare e di temperatura.

Il display LCD modello 800U equipaggiato sulla bici pieghevole elettrica Ducati SCR-E

La batteria della Ducati SCR-E, da 374Wh, offre un’autonomia dai 30 ai 70 chilometri e ha tempi di ricarica dalle 4 alle 6 ore.

Apprezzabile l’idea di avere il numero di serie del telaio bene in evidenza su ogni modello.

Dettaglio del telaio di una bici pieghevole elettrica Ducati SCR-E

Questa la componentistica completa del modello SCR-E: motore Bafang 8FUN, batteria LG integrata al telaio da 374Wh (36V, 10.4Ah), forcella ammortizzata Mozo USA, cambio Shimano Tourney a 7 velocità, guarnitura Prowheel Solid 52T con braccio da 170mm, catena KMC anti-ruggine, freni a disco idraulici Tektro HD-T285 a doppio pistone, ruote in alluminio a singola spalla, gomme Kenda modello K1188 20×4″, sella SR Vivo, pedali VP in plastica richiudibili, parafanghi in alluminio modello FAT, cavalletto, luce anteriore LED Buchel Shiny 40.
Peso (batteria inclusa): 24 kg
Ebike pieghevole Ducati SCR-E 2021

Bici elettrica pieghevole Ducati SCR-E Sport 2021

Caratteristiche e allestimento identiche alla SCR-E per la Ducati SCR-E Sport, che si differenzia dalla “sorellina” per essere una full suspended dotata di ammortizzatore a molla di marca Exaform, avere una batteria LG da 468Wh (autonomia 40-80 km), una sella SR Viento e delle gomme Kenda sempre da 20×4″ ma nel modello K1032 da strada con battistrada liscio.
Peso (batteria inclusa): 25 kg
Bici elettrica pieghevole Ducati SCR-E Sport 2021

Ebike urban Ducati: distribuzione in tutta Italia

Come già detto tutti e 3 i modelli saranno distribuiti in Italia da MT Distribution. Sarà possibile trovare queste bici pieghevoli a pedalata assistita nelle concessionarie Urban-E di proprietà Ducati e in numerosi negozi di biciclette.

Ma la distribuzione in quel che resta del 2020 e nel prossimo 2021 si concentrerà soprattutto nelle grosse catene di elettronica ed elettrodomestici come Expert, Euronics, Unieuro e nei “future store” della catena Game Tekk, attività in franchising dedicate alla vendita di videogiochi.

Per ulteriori informazioni, foto e schede tecniche su questi prodotti dedicati alla mobilità urbana elettrica invitiamo i nostri lettori a visitare il sito web ufficiale Ducati eMobility. Al suo interno è disponibile anche un elenco completo dei rivenditori.

Unlimited eBike Conversion Kit: il primo kit wireless al mondo per ebike

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Kit conversione ebike Unlimited 2020

Il team di Unlimited, azienda nata a Barcellona nel 2016, ha sviluppato e realizzato il suo innovativo eBike Conversion Kit. Creato per trasformare qualsiasi bici muscolare in elettrica, è il primo kit di conversione eBike al mondo che sfrutta la tecnologia wireless del pedale per adattarsi ad ogni bicicletta.

I designer, gli sviluppatori e gli ingegneri di Unlimited hanno utilizzato tutta la loro esperienza per portare sul mercato un valido strumento per la mobilità urbana del futuro. Già promotori del kit per skateboard elettrico, i tecnici di Unlimited hanno messo le proprie competenze a disposizione del primo eBike Conversion Kit del brand.

Una bicicletta equipaggiata con eBike Conversion Kit

Trasformare la propria bicicletta diventa così un’operazione semplice e veloce, che richiede solo pochi minuti. In tre step si riesce infatti a montare l’eBike Conversion Kit e ad avere così una bicicletta elettrica.

Disponibile in tre versioni, l’Ebike Conversion Kit è attualmente ordinabile sul sito Indiegogo ad un prezzo scontato che varia tra i 449 e i 629 euro in funzione del prodotto scelto.

Andiamo a scoprirlo insieme.

La recensione di BiciLive.it della Italwin K2 MAX

Le caratteristiche tecniche del kit

L’eBike Conversion Kit è progettato e assemblato interamente in Spagna, a Barcellona. Per dare vita alla propria idea, Unlimited ha avviato una campagna di raccolta fondi sul sito di Indiegogo già da qualche tempo e la produzione è già stata avviata.

La vera innovazione dell’eBike Conversion Kit è il sensore a pedale wireless (PAS) che si adatta a qualsiasi tipo di bicicletta e non necessita di cablaggi.

Ma c’è di più: questo kit di conversione per ebike utilizza una batteria ad alta tensione da 52 V. Realizzata con componenti di qualità che cercano di massimizzare potenza ed autonomia, la batteria è stata sviluppata per ridurre il più possibile pesi in gioco.

Il sensore a pedale wireless dell’eBike Conversion Kit

Unlimited dichiara infatti un peso variabile tra 3 e 4 kg in funzione del Kit di modello scelto: 3 kg per l’eBike Conversion Kit SL, 3,9 kg per l’XR e 4 kg per l’XR+.

A seconda della versione cambia anche il chilometraggio massimo percorribile: circa 35 km per l’SL, mentre si sale a 80 km per XR e XR+. Teniamo a sottolineare che questi dati variano comunque a seconda del peso del ciclista, dello stile di guida e del tipo di terreno affrontato.

Caratteristiche comuni invece a tutti e tre le versioni proposte da Unlimited sono il motore da 250 W (velocità massima di 25 km/h) e la tecnologia wireless con WiFi e Bluetooth integrato con cui collegarsi con il proprio smartphone ed avere tutto sotto controllo grazie all’App dedicata.

Oltre a questo, il modello XR+ è dotato di un intuitivo display Oled Stealth per una migliore esperienza di guida.

La batteria dell’eBike Conversion Kit inserita all’interno di uno zaino

Un kit ebike adattabile a qualsiasi bici in pochi passaggi

L’eBike Conversion Kit è robusto, resistente all’acqua (certificazione IP65) e può essere montato su qualsiasi bicicletta in poco tempo.

Tutto ciò di cui si ha bisogno per convertire la propria bicicletta da muscolare ad elettrica viene fornito nella confezione e sono necessari solo pochi e semplici passaggi per avere una ebike: smontare la ruota anteriore e montare quella fornita con l’eBike Conversion Kit, montare i sensori wireless sui pedali e la batteria sul tubo obliquo.

Unlimited incontra tutte le esigenze del ciclista fornendo il proprio kit per qualsiasi dimensione di ruote, dai 16” ai 29”. In questo modo si possono trasformare in ebike tutte le biciclette presenti sul mercato: da quelle urban, alle trekking, alle bici da strada fino ad arrivare alle gravel e alle mountain bike, ma chiaramente sempre e solo con motore nel mozzo anteriore.

La tipologia di freno montato sulla propria bici non crea inoltre alcun problema. L’eBike Conversion Kit è infatti compatibile sia con freni a disco che con freni V-Brake.

Il contenuto della confezione dell’eBike Conversion Kit

Disponibilità, consegna e prezzo

L’eBike Conversion Kit è ordinabile direttamente sul sito ufficiale di Indiegogo. Al momento dell’ordine si può scegliere quale versione si preferisce: SL, XR oppure XR+.

A seconda del prodotto selezionato le caratteristiche cambiano, così come il prezzo variabile tra i 499 e i 629 euro, cifre attualmente ridotte grazie ad uno sconto promozionale (circa il 40-45% del prezzo finale) per lancio sul mercato del kit.

La versione SL è venduta ad un prezzo di 449 euro, la XR a 549 euro, mentre la XR+ a 629 euro. Secondo quanto riportato sul sito dove è stata avviata la campagna di crowdfunding l’IVA non dovrebbe essere inclusa, ma verrà confermato tutto dalla fattura emessa al momento dell’ordine.

Unlimited eBike Conversion Kit sarà già disponibile verso fine anno. L’azienda si propone infatti di consegnare questo kit a partire da novembre 2020 e di fornire altri accessori a chi lo desiderasse. Tra essi spiccano il motore posteriore, il caricatore aggiuntivo, il display Stealth (compreso nella versione XR+) e la batteria aggiuntiva.

kit conversione ebike unlimited versione xr+

La versione XR+ contiene la batteria, il sensore a pedale, la ruota e il display Stealth. La batteria aggiuntiva è opzionale.

La recensione di BiciLive.it della Italwin K2 MAX

Per ulteriori approfondimenti riguardo all’eBike Conversion Kit vi consigliamo di visitare sia il sito ufficiale di Unlimited, sia la pagina internet di Indiegogo dove potrete trovare maggiori informazioni sul prodotto.

Mavaro Neo: la nuova e-bike urban di Cannondale

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Bici elettrica da città Cannondale Mavaro Neo 2020

L’e-bike urban Mavaro Neo è l’ultima novità proposta all’interno del ricco catalogo di biciclette elettriche 2020 di Cannondale. In attesa dei modelli 2021 l’azienda americana fondata da Joe Montgomery comincia ad aggiungere così una nuova linea alla sua offerta di biciclette elettriche a pedalata assistita per la città.

La Mavaro Neo è stata rilasciata da poco ma vanta già un importante riconoscimento: terzo posto al Focus E-Bike Design&Innovation Award 2020 nella categoria “Sicurezza”.

Le sue caratteristiche di maggior rilievo sono: la sospensione anteriore HeadShok, lo scavalco ribassato, il motore Bosch e la capiente batteria capace di fornire indicativamente una autonomia di circa 120 km con una sola ricarica.

Creata per muoversi in sicurezza e regalare comfort e divertimento a chi la guida, la novità di casa Cannondale (www.cannondale.com) è una nuova gamma che si compone di sei versioni il cui prezzo varia tra i 5.999 e i 3.799 euro (IVA inclusa).

Ragazza pedala in sella alla e-bike da città Cannondale Mavaro Neo 2020

Cannondale Mavaro Neo: elevata autonomia, qualità e design elegante

La Mavaro Neo è una e-bike urban dal buon rapporto qualità/prezzo se consideriamo che che monta componenti di qualità e offre elevate performance.

Quella che stupisce sicuramente più di tutte è legata all’elevata autonomia della batteria completamente integrata nel tubo obliquo,che consente di percorrere almeno 120 km (dato variabile a seconda del percorso e del peso del ciclista) a seconda della versione scelta.

Tutti i modelli, dal top di gamma all’entry level, montano infatti la una Bosch PowerTube da 625 Wh (eccetto la Mavaro Neo 5) che garantisce elevata autonomia.

Oltre alle prestazioni della batteria, i tecnici di Cannondale hanno prestato attenzione alla praticità dell’operazione di ricarica. La porta di carica è infatti posizionata in alto sul telaio e quindi facilmente accessibile.

L’accumulatore viene abbinato ai sistemi di trasmissione Bosch di ultima generazione che variano a seconda dei modelli ma che comunque generano tutti la potenza necessaria a superare qualsiasi asperità che si possa incontrare in ambito urbano.

Particolare del motore Bosch Performance Line CX

La Cannondale Mavaro Neo è stata concepita seguendo il motto “Vai dove devi andare. Sii dove vuoi essere”. Per tale motivo troviamo su di essa alcune scelte tecniche che la rendono un mezzo di trasporto davvero comodo per chi si muove in ambito cittadino.

Una di queste è la forcella ammortizzata HeadShok, la cui escursione di 50 mm consente di assorbire tutti gli urti derivanti dal terreno. Leggera e fluida, essa viene abbinata a ruote da 28 pollici con battistrada da 2.0″. La combinazione regala una guida piacevole su qualsiasi tipologia di strada urbana.

La geometria del telaio in alluminio a scavalco ribassato consente una semplice e agile salita e discesa dalla sella, rendendola perfetta per tutte le età.

Le forme sono state studiate inoltre per garantire una posizione di guida eretta, per ampliare la visuale della strada e migliorare la maneggevolezza del mezzo.

Se il design della nuova Mavaro Neo è tale da offrire comfort a chi pedala, le linee sono state studiate per renderla elegante e adatta a tutte le situazioni. Il passaggio dei cavi completamente integrato ne è un esempio.

La qualità di questa novità 2021 di Cannondale si ritrova su elementi molto importanti per una ebike dedicata al mondo city/urban. Sulla Mavaro Neo troviamo infatti accessori utili e funzionali come il portapacchi posteriore, il cavalletto e le luci anteriori e posteriori.

La ruota anteriore della ebike Cannondale Mavaro Neo con forcella ammortizzata HeadShok, parafango e luce

Il sistema di illuminazione garantisce così sicurezza in tutte le condizioni meteo e soprattutto quando si pedala di notte o in condizioni di scarsa luce. Ulteriore sicurezza è data dall’impianto frenante idraulico a disco affidato a Shimano.

La trasmissione varia invece a seconda del modello scelto. La Mavaro Neo 1, il top di gamma di questa linea di Cannondale, monta la Enviolo a variazione continua che utilizza la rivoluzionaria tecnologia NuVinci per ottenere una cambia fluida, con una cinghia in carbonio Gates. La Mavaro Neo 5+, la versione più economica, è dotata invece di cambio Shimano a 10 velocità.

Le caratteristiche tecniche dei sei modelli di cui si compone la nuova gamma City del brand americano sono ovviamente differenti, così come diverso è il prezzo di listino. Ciò che non cambia sono invece le tre taglie disponibili: SM, MD e LG.

Per una visione più dettagliata di tutte le ebike Mavaro Neo di seguito trovate la loro presentazione, con le principali tecnologie, i montaggi e il relativo prezzo al pubblico, da intendersi comprensivo di IVA.

Cannondale Mavaro Neo 1 – 5.999 euro

La Mavaro Neo 1 è la e-urban top di gamma della nuova linea di Cannondale ed è dotata di tecnologie d’avanguardia che la rendono una bicicletta smart e dalle elevate prestazioni.

La drive unit Bosch Performance Line CX da 250W è dotata di una coppia di 75Nm che permette di erogare tutta la potenza necessaria per affrontare qualsiasi situazione.

Il sensore posteriore del radar integrato e sviluppato in collaborazione con Garmin

Didascalia: Il radar sviluppato in collaborazione con Garmin consente di segnalare al ciclista la presenza di un veicolo al seguito, aumentando la sicurezza in caso di svolta.

La batteria PowerTube da 625 Wh è completamente integrata nel tubo obliquo e permette di godere di elevata autonomia, stimata da Cannondale addirittura a più di 120 km percorribili con una ricarica.

Il display a colori montato sulla Cannondale Navaro Neo è il Bosch Kiox. Esso consente di visualizzare a schermo tutte le informazioni utili sulla propria uscita e permette di scaricare tutti i dati sul proprio smartphone per poi eventualmente condividerli.

Passando al telaio, si notano subito la sua robustezza, le forme eleganti e lo scavalco ribassato. Realizzato completamente in alluminio SmartForm C1 Alloy è infatti caratterizzato da una geometria step-thru per rendere più comoda la salita e la discesa dalla bici.

La Mavaro Neo 1 monta inoltre una forcella HeadShok con escursione da 50 mm che assorbe le sollecitazioni a cui è sottoposto il mezzo.

Una caratteristica importante di questa nuova e-bike di Cannondale è la trasmissione, affidata all’Enviolo a variazione continua, il cambio integrato per una guida rilassata. L’innovativa tecnologia di NuVinci consente di cambiare il rapporto con un movimento continuo e fluido in ogni situazione, anche quando si è fermi al semaforo.

La cinghia Gates in carbonio è molto silenziosa e necessita di poca manutenzione.

Particolare della trasmissione Enviolo a variazione continua

Le ruote di questa e-bike sono da 28 pollici e si compongono di cerchi DT Swiss Champion su cui sono montati pneumatici Schwalbe Big Ben con battistrada da 2 pollici..

I freni Shimano MT400 sono a disco idraulici e, grazie ai dischi da 180 mm anteriore e 160 mm posteriore, assicurano affidabilità e prontezza di frenata in ogni istante.

Completa di reggisella ammortizzato a parallelogramma, sella Selle Royale Essenza, portapacchi posteriore, cavalletto, parafanghi e luci, la Mavaro Neo 1 è dotata inoltre di un radar posteriore integrato che la rende perfetta per muoversi nel traffico.

Sviluppato da Cannondale in collaborazione con Garmin, questo sistema d’avanguardia avvisa il ciclista quando un veicolo si sta avvicinando da dietro. La componente montata sul manubrio è infatti verde quando nessuno è in scia della bici, mentre diventa bianca quando qualcuno (una macchina o un ciclista) è dietro all’utente.

La tecnologia diventa quindi particolarmente utile quando si vuole svoltare oppure quando si viaggia su una strada stretta.

Il suo prezzo al pubblico è di 5.999 euro (IVA inclusa).

Cannondale Mavaro Neo 1: montaggio tecnico

Telaio Mavaro Neo Si SmartForm C1 in alluminio con geometria step-thru, forcella HeadShok DL50 con 50 mm di escursione, motore Bosch Performance Line CX da 250W (coppia da 85Nm), batteria Bosch PowerTube da 625Wh, display Kiox a colori, trasmissione Enviolo a variazione continua, cinghia in carbonio Gates CDX Belt, freni idraulici Shimano MT400 (dischi 180/160 mm), ruote da 28″ DT Swiss Champion, copertoni Schwalbe Big Ben da 28×2,00″, sella Selle Royale Essenza, reggisella a parallelogramma, radar Garmin, luci frontali e anteriori, cavalletto, parafanghi e portapacchi posteriore. Colorazione: Grey.

Modello di bici elettrica Cannondale Mavaro Neo 2020 colorazione Grey

La Mavaro Neo 1 è disponibile in colorazione Grey a un prezzo di 5.999 euro.

Cannondale Mavaro Neo 2 – 4.999 euro

La Cannondale Mavaro Neo 2 è caratterizzata dal telaio in alluminio con scavalco ribassato abbinato alla forcella anteriore ammortizzata HeadShok. Monta anche lei un motore Bosch Performance Line CX da 250W (coppia da 85Nm), PowerTube da 625Wh e display Kiox a colori. Rispetto al modello top di gamma, questa bicicletta è equipaggiata con una trasmissione Shimano SLX a 12 velocità.

Sempre corredata dei pratici e funzionali accessori perfetti per la vita urbana, non è però dotata del radar Garmin.

Prezzo: 4.999 euro

Cannondale Mavaro Neo 2: montaggio tecnico

Telaio Mavaro Neo Si SmartForm C1 in alluminio con geometria step-thru, forcella HeadShok DL50 con 50 mm di escursione, motore Bosch Performance Line CX da 250W (coppia da 85Nm), batteria Bosch PowerTube da 625Wh, display Kiox a colori, trasmissione Shimano SLX a 12 velocità, pacco pignoni con scanalatura 10-45, freni idraulici Shimano MT400 (dischi 180/160 mm), ruote da 28″ DT Swiss Champion, copertoni Schwalbe Big Ben da 28×2,00″, sella Selle Royale Essenza, reggisella a parallelogramma, luci frontali e anteriori, cavalletto, parafanghi e portapacchi posteriore. Colorazione: Graphite.

Modello di bici elettrica Cannondale Mavaro Neo 2020 color grafite

La Mavaro Neo 2 è disponibile in colorazione Graphite a un prezzo di 4.999 euro.

Cannondale Mavaro Neo 3 – 4.499 euro

La Mavaro Neo 3 è essenzialmente identica alla versione precedente, con una differenza per quanto riguarda la trasmissione, il ciclo computer e l’impianto frenante. Questa e-bike di Cannondale monta infatti uno Shimano Deore a 10 velocità, quindi offre un range di cambiata più ridotto e di qualità leggermente inferiore.

Sono sempre presenti il Bosch Performance Line CX da 250W (coppia da 85Nm) e la PowerTube da 625Wh, mentre il display è il Purion.

Prezzo: 4.499 euro

Cannondale Mavaro Neo 3: montaggio tecnico

Telaio Mavaro Neo Si SmartForm C1 in alluminio con geometria step-thru, forcella HeadShok DL50 con 50 mm di escursione, motore Bosch Performance Line CX da 250W (coppia da 85Nm), batteria Bosch PowerTube da 625Wh, display Purion, trasmissione Shimano Deore a 10 velocità, pacco pignoni con scanalatura 10-42, freni idraulici Shimano MT200 (dischi 180/160 mm), ruote da 28″ DT Swiss Champion, copertoni Schwalbe Big Ben da 28×2,00″, sella Selle Royale Wave, luci frontali e anteriori, cavalletto, parafanghi e portapacchi posteriore. Colorazione: Champagne.

Modello e-bike Cannondale Mavaro Neo 2020 color champagne

La Mavaro Neo 3 è disponibile in colorazione Champagne a un prezzo di 4.499 euro.

Cannondale Mavaro Neo 4 – 4.499 euro

La Cannondale Mavaro Neo 4 ha il medesimo prezzo della versione precedente, dalla quale si differenzia principalmente per la presenza di un cambio Shimano Nexus Revo a 8 velocità. A questo si affianca la cinghia Gates CDX Belt che assicura una maggiore silenziosità e una minore manutenzione.

Altro piccolo cambiamento di questa e-urban riguarda il motore: la Mavaro Neo 4 monta il Bosch Performance Line da 250W con una coppia da 65Nm. La coppia ridotta consente comunque di superare in agilità le difficoltà altimetriche cittadine e di avere sempre la spinta ideale.

Prezzo: 4.499 euro

Cannondale Mavaro Neo 4: montaggio tecnico

Telaio Mavaro Neo Si SmartForm C1 in alluminio con geometria step-thru, forcella HeadShok DL50 con 50 mm di escursione, motore Bosch Performance Line da 250W (coppia da 65Nm), batteria Bosch PowerTube da 625Wh, display Purion, trasmissione Shimano Nexus Revo a 8 velocità,  cinghia Gates CDX Belt, freni idraulici Shimano MT200 (dischi 180/160 mm), ruote da 28″ DT Swiss Champion, copertoni Schwalbe Big Ben da 28×2,00″, sella Selle Royale Wave, luci frontali e anteriori, cavalletto, parafanghi e portapacchi posteriore. Colorazione: Midnight Blue.

Modello di pedelec Cannondale Mavaro Neo 2020 color Midnight Blue

La Mavaro Neo 4 è disponibile in colorazione Midnight Blue a un prezzo di 4.499 euro.

Cannondale Mavaro Neo 5 – 3.799 euro

Si ritorna a un cambio classico per la Mavaro Neo 5, che monta uno Shimano Deore M6000 a 10 velocità.

Non è però l’unica variazione che troviamo rispetto al modello precedente. Il motore Bosch è infatti un Active Line Plus da 250W (coppia di 50Nm) e la batteria integrata è una PowerTube da 500Wh. L’autonomia è quindi inferiore ma comunque Cannondale garantisce comunque circa 120 km percorribili con una carica.

Prezzo: 3.799 euro

Cannondale Mavaro Neo 5: montaggio tecnico

Telaio Mavaro Neo Si SmartForm C1 in alluminio con geometria step-thru, forcella HeadShok DL50 con 50 mm di escursione, motore Bosch Active Line Plus da 250W (coppia da 50Nm), batteria Bosch PowerTube da 500Wh, display Purion, trasmissione Shimano Deore M6000 a 10 velocità, pacco pignoni con scanalatura 11-42, freni idraulici Shimano MT200 (dischi 180/160 mm), ruote da 28″ DT Swiss Champion, copertoni Schwalbe Big Ben da 28×2,00″, sella Selle Royale Wave, luci frontali e anteriori, cavalletto, parafanghi e portapacchi posteriore. Colorazione: Candy Red e Black Pearl.

Modello di e-bike Cannondale Mavaro Neo 2020  color Candy Red

La Mavaro Neo 5 è disponibile in colorazione Candy Red e Black Pearl a un prezzo di 3.799 euro.

Cannondale Mavaro Neo 5+ – 3.999 euro

L’aggiunta del “+” alla fine del nome Mavaro Neo 5 (il modello precedente) si traduce in una autonomia maggiorata.

La batteria integrata PowerTube ritorna infatti a essere da 625Wh. Viene abbinata al motore Bosch Active Line Plus da 250W (coppia di 50Nm) e, secondo quanto dichiarato da Cannondale, permetterebbe una autonomia davvero elevata: circa 170 km.

Prezzo: 3.999 euro

Cannondale Mavaro Neo 5+: montaggio tecnico

Telaio Mavaro Neo Si SmartForm C1 in alluminio con geometria step-thru, forcella HeadShok DL50 con 50 mm di escursione, motore Bosch Active Line Plus da 250W (coppia da 50Nm), batteria Bosch PowerTube da 625Wh, display Purion, trasmissione Shimano Deore a 10 velocità, pacco pignoni con scanalatura 11-42, freni idraulici Shimano MT200 (dischi 180/160 mm), ruote da 28″ DT Swiss Champion, copertoni Schwalbe Big Ben da 28×2,00″, sella Selle Royale Wave, luci frontali e anteriori, cavalletto, parafanghi e portapacchi posteriore. Colorazione: Candy Red e Black Pearl.

Modello di e-bike Cannondale Mavaro Neo 2020 Plus color Black Pearl

La Mavaro Neo 5+ è disponibile in colorazione Candy Red e Black Pearl a un prezzo di 3.799 euro.

Quelli presentati sono dunque tutti i modelli della nuova gamma Mavaro Neo. La nuova ebike del brand americano si va ad affiancare alle altre ebike 2020 Cannondale della linea City/Urban, che comprende Canvas Neo, Tesoro Neo e Treadwell Neo.

Per ulteriori approfondimenti riguardo la nuova Cannondale Mavaro Neo 2 e su tutte le biciclette elettriche e tradizionali proposte dal brand, vi consigliamo di visitare il sito internet ufficiale Cannondale.

Triumph Trekker GT, lo stile inglese in una e-bike urban/trekking

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La Triumph Trekker GT è la prima ebike a pedalata assistita proposta da un produttore inglese noto in tutto il mondo per le sue due ruote a motore, ma senza i pedali. Già disponibile sul mercato italiano, promette di essere uno dei modelli protagonisti per la stagione 2021 tra gli estimatori del marchio anglosassone e gli amanti delle bici elettriche per il cicloturismo.

A fare il “salto” dalle moto alle ebike ci sono già passati da tanti anni marchi come KTM e Husqvarna, più di recente ci hanno provato sia altri grossi nomi come Ducati, Kawasaki e Yamaha, sia brand più piccoli e meno noti come Vent (Moto SpA) e Fuell (Buell Motorcycle Company): in alcuni casi con modelli originali e interessanti, in altri con cloni di e-bike di altre marche “rivestite” e rimarchiate per l’occasione.

Ma i produttori di motocicli non sono i soli a occuparsi di questo nuovo modo di muoversi: pensando al settore auto, per esempio, la lista si allunga di molto, da Alfa Romeo a BMW passando per Porsche e Fiat 500 e tante altre ancora.

Una bici elettrica a pedalata assistita Triumph Trekker GT

E-Bike, un mercato interessante per molti produttori

Perché questa nuova tendenza? Nel settore moto si è iniziato con le emtb perché si è assistito ad un lento ma continuo passaggio alle biciclette da parte di fuoristradisti che incontravano ogni giorno nuovi divieti nella pratica dell’enduro e del motoalpinismo.

Il passaparola ha lentamente coinvolto anche gli stradisti e successivamente i motociclisti urbani. Insomma, da un mezzo per il divertimento ci si sta sempre più avvicinando a un mezzo sostitutivo di quello con motore termico, a due o a quattro ruote.

E allora si spiega perché sempre di più case produttrici stiano strizzando l’occhio a questa nuova forma di mobilità.

Una e-bike Triumph Trekker GT 2021

Trekker GT: ebike da trekking in perfetto stile Triumph

Ritorniamo alla nostra Triumph Trekker GT: si tratta senza dubbio di una delle realizzazioni meglio riuscite, con uno stile che ricorda in qualche modo le linee originali ed eleganti delle moto britanniche.

È una bicicletta a pedalata assistita da trekking che si rivolge a un pubblico maturo che cerca un mezzo per la gita fuoriporta ma anche per la mobilità urbana nel tragitto casa lavoro, magari in alternativa alla rombante motocicletta della stessa marca che in città non è detto che sia meglio della Trekker GT.

Il motore elettrico Shimano STEPS E6100 equipaggiato sulla e-Trekking Triumph Trekker GT

Il motore elettrico Shimano STEPS E6100 equipaggiato sulla e-Trekking Triumph Trekker GT.

Le dotazioni della Triumph Trekker GT

La nuova Trekker GT è dotata di un equipaggiamento di alto livello con componenti Shimano e RockShox, oltre che dal suo propulsore centrale Shimano STEPS E6100 ideale per questo tipo di utilizzo.

La progettazione è figlia del centro stile di Triumph: l’elegante telaio combinato con un manubrio a larghezza ridotta, in controtendenza con la moda del momento, le conferisce una linea snella e dinamica ma anche confortevole grazie all’abbinamento con la sella Royal Vivo e la forcella anteriore ammortizzata di Rockshox.

Il display Shimano in dotazione alla e-bike Triumph Trekker GT

Triumph Trekker GT: caratteristiche tecniche

  • Prezzo di listino: a partire da 3.250 euro
  • Telaio: Triumph Trekker GT in lega, cablaggi interni, batteria integrata e antifurto, presa ricarica, ruote sgancio rapido
  • Forcella: Rockshox Paragon Silver TK con 65mm di escursione
  • Ruote: Shimano HB-RM35 (ant) e FH-RM35 (post) con cerchi Alex FR30 da 36-raggi e larghezza 30 mm
  • Pneumatici: Schwalbe Energizer Plus Performance Greenguard 650b
  • Batteria: Shimano BT-8035 da 504Wh
  • Caricatore: Shimano EC-E6002 2A con adattatore
  • Motore: Shimano STEPS DU-E6100 da 250w e 60Nm di coppia
  • Cambio: Shimano SL-M6000-R Deore Rapidfire Plus 10 speed
  • Deragliatore: Shimano RD-M6000 Shadow Plus 10 velocità
  • Pacco pignoni: Shimano KCSHG5010136 11-36T 10 rapporti
  • Catena: KMC E10S 120L 10 Speed Nickel/Nera
  • Pedali: Wellgo M272DU in lega con catarifrangenti
  • Sella: Selle Royal Vivo Havac Tech
  • Freni: Shimano BL-M6000/BR-M6000 Deore con rotori da 180mm (anteriore) e 160mm (posteriore)

Equipaggiamento opzionale:

  • Luce anteriore: Benex ET-3502-E 90 LUX LED 350LM con catarifrangenti integrati;
  • Luce posteriore: Benex ET-3213-E LED, 50LM con catarifrangenti integrati;
  • Cavalletto: Ostand CD-177BA in lega, nero;
  • Portapacchi: Ostand EX-CP55-AB in lega, nero;
  • Blocco ruota posteriore: ABUS 5850 Pro Shield.

Un particolare del telaio della e-bike Triumph Trekker GT 2021

La presa di ricarica batterie della bici a pedalata assistita Triumph Trekker GT

I comandi sul manubrio della ebike a pedalata assistita Triumph Trekker GT in vendita dal giugno 2020

Per maggiori informazioni si può consultare il sito web ufficiale Triumph, al suo interno è possibile reperire un elenco completo dei rivenditori Triumph in Italia: sono i luoghi ideali dove trovare (e magari provare) la nuova Trekker GT: il prezzo al pubblico (IVA inclusa) di partenza è di 3.250 euro.

Agli appassionati di motociclette – curiosi di vedere cosa propongono i loro marchi preferiti in ambito e-bike – consigliamo anche di leggere questi articoli:
Catalogo 2020 ebike KTM
Catalogo 2020 ebike Husqvarna
Catalogo 2020 ebike Ducati powered by Thok
Vent LDV500: una ebike “geniale” ricca di tecnologia
Fuell Fluid: una e-bike con 200 chilometri di autonomia

Fateci sapere cosa ne pensate, e continuate a seguirci per altre novità dal mondo delle bici elettriche.


La linea Brinke Overland: due eTrekking con spirito offroad

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Brinke Overland: eTrekking Di2 o XT versione Sport e Comfort

Tra le novità del catalogo eBike 2020 di Brinke (www.brinkebike.com) spicca la linea Overland: si tratta di due modelli eTrekking con delle linee innovative e in grado di assicurare alte performance sia all’interno del contesto urbano sia quando si pedala su sentieri al di fuori della città.

Carattere urban ma spirito offroad, la gamma Brinke Overland è pensata anche per i ciclisti più esigenti ed è stata presentata ufficialmente all’Italian Bike Festival di Rimini dello scorso anno.

Disponibile in versione Comfort e Sport, la Brinke Overland Di2 è il top di gamma. Allestita con componenti di alta qualità, è concepita per regalare divertimento e comfort a chi la guida.

Anche le due versioni della Brinke Overland XT offrono ottime prestazioni e sono principalmente votate a offrire sportività e piacere di guida all’utente.

Ragazza in sella a una e-bike da trekking Brinke Overland Comfort 2020

Ideale per il cicloturismo e gli spostamenti in città: è la Brinke Overland Di2.

Le Brinke Overland sono disponibili anche con scavalco ribassato (telaio Comfort) per facilitare la salita e la discesa da sella.

I potenti motori Shimano assicurano la spinta necessaria ad affrontare ogni situazione, mentre la capiente batteria integrata consente di percorrere oltre a 150 km con una singola carica (ricordiamo che l’autonomia è sempre un dato indicativo perché soggetto a molte variabili come il peso del conducente, il tipo di percorso e le assistenze utilizzate).

Siete pronti a scoprire in dettaglio tutte le versioni della Brinke Overland? In sella, si parte!

Uomo in sella alla Bici a pedalata assistita Brinke Overland Sport 2020 da trekking

Brinke Overland: le caratteristiche tecniche

Come già accennato la linea Brinke Overland si compone di due modelli eTrekking. Sviluppata con attenzione dal marchio di biciclette elettriche del Gruppo Valsabbina, la Overland racchiude in sé la vision di Brinke: “muoversi e spostarsi in modo green e divertente”.

I tecnici dell’azienda bresciana, fondata nel 2012 da Andrea Auf Dem Brinke, hanno così sviluppato questa eBike con l’obbiettivo di regalare al pubblico un prodotto confortevole, sportivo e divertente allo stesso tempo.

La Overland è quindi una eTrekking polivalente, nata per affrontate in serenità ogni tipo di terreno e qualsiasi itinerario, anche offroad.

Per questo motivo, Brinke propone un modello top di gamma, la Brinke Overland Di2, e un modello più economico, la Brinke Overland XT.

Entrambe queste eTrekking sono disponibili in doppia versione: con telaio Sport e con telaio Comfort, ossia a scavalco ribassato, ideale per chi è alla ricerca di maggior comodità.

Una famiglia in gita sulle ebike Brinke Overland da trekking

Brinke Overland Di2 Sport e Comfort con cambio elettronico

Come si può notare già dal nome, la Brinke Overland Di2, sia Sport che Comfort, è dotata di cambio automatico Shimano Nexus Di2, impostabile anche in modalità manuale a seconda della volontà del ciclista. Lo avevamo provato nel test della Brinke Rushmore EVO Di2 e ci eravamo trovati molto bene.

Infatti lo Shimano Nexus Di2 a 5 velocità è posizionato all’interno del mozzo posteriore e ha il vantaggio di offrire al ciclista una cambiata precisa e fluida e che si adatta alle tipologie di pedalata. Garantisce inoltre una minor usura dei componenti della trasmissione nonché divertimento e piacere di guida.

Il telaio della Brinke Overland Di2 è in lega di alluminio 6061 idroformato ed è caratterizzato da un design pulito e accattivante. La geometria di questa eBike di casa Brinke è infatti sportiva ma al tempo stesso perfetta per muoversi in città.

La forcella anteriore è la Suntour Nex E25 HLO con 75 mm di escursione. È l’ideale per il comfort dell’utente e per smorzare le sollecitazioni che provengono dal fondo stradale e dello sterrato che si incontra durante le avventure extraurbane.

La batteria è integrata nel tubo obliquo, è removibile inferiormente e lascia pulite le linee del telaio della Brinke Overland Di2. La sua capacità è da 500 Wh. Consente quindi di percorrere indicativamente 150 km di strada con una sola carica e di ricaricarsi totalmente in cinque ore.

Donna si gode il panorama insieme alla sua ebike da trekking Brinke Overland Di2 Comfort 2020

Il dato è ovviamente variabile a seconda del peso dell’utente, del percorso affrontato e della modalità di assistenza utilizzata. Quest’ultima può essere selezionata agendo sul display LCD ben visibile, posizionato centralmente sul manubrio.

Il motore è invece il silenzioso e prestante Shimano E-6100 da 250W, di nuova generazione, in grado di erogare la potenza necessaria per superare tutte le difficoltà urbane e dell’offroad e molto libero in pedalata oltre i 25 km/h.

Le ruote sono da 27.5 pollici e montano copertoni Schwalbe Smart Sam con battistrada da 2.25” che assicurano rotolamento fluido su qualsiasi terreno.

Modello ebike da trekking Brinke Overland Di2 Comfort 2020

Una ebike Brinke Overland Di2 Comfort.

La sicurezza dell’utente è invece affidata ai freni a disco idraulici Shimano MT200 con dischi da 180 mm all’anteriore e 160 mm al posteriore.

La Brinke Overland Di2 è disponibile in doppia versione: Sport e Comfort, con scavalco ribassato. In entrambi i casi questa eTrekking è equipaggiata con accessori molto utili quando si gira per la città, come i parafanghi, il cavalletto, le luci (anteriori e posteriori) e il portapacchi posteriore.

Le taglie disponibili sono tre (S, M e L), mentre il peso dichiarato è di 21 kg.

Il prezzo al pubblico della Brinke Overland Di2 è di 3.550 euro (IVA inclusa).

modello ebike da trekking Brinke Overlnad Di2 Sport 2020

Una bici elettrica Brinke modello Overland Di2 Sport.

Brinke Overland XT Sport e Comfort

La differenza principale rispetto alla sorella presentata in precedenza è legata alla trasmissione. La Brinke Overland XT monta infatti un cambio meccanico Shimano XT a 10 velocità. Il pacco pignoni ha una scalatura 11-36 e consente di superare anche le salite di media difficoltà.

Questa eBike ha un telaio in lega di alluminio 6061 idroformato abbinato a una forcella anteriore ammortizzata. La Suntour Nex E25 HLO ha un’escursione da 75 mm e assorbe gli urti, regalando comfort e piacere di guida.

Il prestante motore Shimano E7000 da 250W ha un peso estremamente ridotto (2,8 kg) che migliora la maneggevolezza della bicicletta. Con i suoi 60 Nm di coppia permette di raggiungere velocità di 25 km/h e grazie alle sue qualità dona alla Brinke Overland XT un’anima sportiva.

Viene abbinato a una batteria integrata da 500 Wh e removibile inferiormente. La visione d’insieme non è quindi disturbata e linee si presentano fluide e pulite. L’accumulatore consente di percorrere oltre i 150 km e in cinque ore garantisce una ricarica completa.

Uomo in sella a una bici elettrica da trekking Brinke Overland XT Sport 2020

Per superare le difficoltà di percorso il ciclista può agire sul cambio meccanico oppure può sfruttare la potenza del motore, selezionando il livello di assistenza sul pratico display LCD montato in posizione centrale sul manubrio.

Come il modello top di gamma, anche la Overland XT è equipaggiata con ruote da 27.5 pollici su cui sono montati pneumatici Schwalbe Smart Sam con battistrada da 2.25”.

Anche l’impianto frenante a disco è affidato ai freni idraulici Shimano MT200 (dischi da 180/160 mm).

Modello bici elettrica da trekking Brinke Overland XT Comfort 2020

Una bici a pedalata assistita Brinke Overland XT Comfort.

Disponibile in versione Sport e Comfort, con scavalco ribassato, questa eTrekking viene offerta al pubblico completa di tutti i pratici accessori necessari a muoversi con comodità in città, in qualsiasi condizione meteorologica e di illuminazione.

Il cavalletto, il portapacchi posteriore, i parafanghi e le luci sono infatti perfette per chiunque desideri spostarsi pedalando senza troppe preoccupazioni.

La Brinke Overland XT ha un peso di circa 21 kg ed è disponibile in tre misure (S, M e L).

Il suo prezzo al pubblico, comprensivo di IVA, è leggermente inferiore rispetto a quello del top di gamma: 3.350 euro.

Modello e-bike da trekking Brinke Overland XT Sport 2020

Una e-bike urban/trekking Brinke modello Overland XT Sport.

Per maggiori informazioni sulla linea Overland, sulle condizioni di vendita e garanzia ma anche per ulteriori approfondimenti su tutte le biciclette elettriche presenti nella vasta offerta di Brinke e vi invitiamo a visitare il sito ufficiale del brand bresciano.

Ricordiamo inoltre che abbiamo provato anche le eMTB del brand bresciano e trovate il test della Brinke X5R Race e il test della Binke XFR+ e che Brinke propone in gamma anche un monopattino elettrico chiamato Bladerunner.

Il test della Wilier Jena Hybrid: una e-bike gravel ad alte prestazioni

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Copertina ebike Wilier Triestina Jena Hybrid 2020 gravel

Sul nostro portale ebike.bicilive.it siamo lieti di presentarvi il test della Wilier Jena Hybrid, una ebike gravel ad alte prestazioni per gli amanti dello sterrato.

Il brand veneto Wilier Triestina (www.wilier.com) ha deciso di unire due mondi in grande crescita, quello delle biciclette elettriche e quello del gravel, scelto sempre più dagli appassionati di ciclismo.

Le e-Gravel ibride sono un segmento relativamente nuovo con meno potenza e autonomia ma più intuitive e naturali alla guida. La Jena Hybrid è il risultato di un lungo lavoro degli ingegneri dell’azienda che offre allo stesso tempo il divertimento di una classica bici off-road e l’aiuto del motore Mahle Ebikemotion x35 da 45 Nm di coppia e batteria integrata da 250 Wh.

Vista laterale della bici elettrica Wilier Triestina Jena Hybrid gravel modello 2020

Si tratta di un sistema creato appositamente per chi ama pedalare con un’assistenza non invasiva su un mezzo più leggero rispetto a una ebike tradizionale. In questo articolo andremo a presentarvi tutte le caratteristiche tecniche di questo modello e a descrivere la nostra esperienza diretta con la Jena Hybrid. Ricordiamo ai lettori che questo modello è disponibile in diverse varianti a partire da 4.500 euro.

Vi consigliamo il catalogo delle e-bike Wilier Triestina 2020 per maggiori informazioni su tutti i prodotti elettrici dell’azienda veneta.

Caratteristiche tecniche Wilier Jena Hybrid

La Wilier Triestina Jena Hybrid è una bicicletta con telaio e forcella in carbonio monoscocca e freni a disco ad azionamento idraulico. Si tratta di una bicicletta estremamente versatile ottima sia per il fuoristrada sia per l’asfalto, dove la sua leggerezza e agilità la rendono adatta anche alle salite più ostiche.

Le geometrie del telaio sono simili a quelle della Jena, la sorella muscolare, presente nel catalogo 2020. Questa caratteristica rende la bici adatta alle lunghe distanze: le forme dei tubi sono studiate per offrire il maggior comfort anche dopo tante ore in sella.

Dettaglio del freno a disco idraulico della e-bike Wilier Triestina Jena Hybrid 2020 da gravel

Come abbiamo accennato precedentemente, il Drive System della Wilier Jena Hybrid è il Mahle Ebikemotion x35 da 45Nm, il motore elettrico più leggero sul mercato con i suoi 3,7 chilogrammi. Ricordiamo che questo viene montato anche sulla e-bike da strada Cento10 Hybrid, seppur con mappe di erogazione della potenza diverse.

Il motore è collocato nel mozzo posteriore ed è facilmente controllabile dal pulsante iWoc posto sulla piega del manubrio. Il pulsante possiede una posizione specifica, studiato per essere interfacciato senza staccare le mani dal manubrio: si può così guidare in totale sicurezza anche su terreni sconnessi.

Da questo è possibile accendere, spegnere e monitorare l’attività del sistema elettrico, permettendo anche la regolazione delle varie modalità di aiuto della Wilier Jena Hybrid. Sono disponibili tre diversi livelli di assistenza alla pedalata: quando il sistema è acceso, premendo il pulsante iWoc con un breve tocco, il LED lampeggia con il colore rappresentativo del livello di assistenza esistente.

Dettaglio del pulsante di accensione sul modello ebike gravel Wilier Triestina Jena Hybrid 2020

  • Verde = Livello Eco 1
  • Giallo = Livello Intermedio 2
  • Rosso = Livello Max 3

La modulazione dei livelli di assistenza a seconda delle proprie esigenze può essere fatta anche tramite smartphone sull’app Ebikemotion.

L’energia fornita deriva dalla batteria da 250 Wh perfettamente integrata all’interno del tubo obliquo del telaio. La potenza di questa può essere aumentata tramite il montaggio di una batteria esterna addizionale da 210 Wh.

Rispetto alle ebike precedenti per l’attività off-road, la Wilier Jena Hybrid è molto più versatile: lo spazio tra telaio, forcelle e ruote permette l’installazione di ruote da 28 pollici con larghezza di 44 mm ma anche ruote da mountain bike con diametro 650B quindi 27.5″ (larghezza massima di 48 mm).

Dettaglio ruota da gravel del modello e-bike Wilier Triestina Jena Hybrid 2020

Sempre riguardo la versatilità, la bicicletta può essere allestita con tutti i gruppi mono o doppia corona presenti sul mercato, sia meccanici che elettronici: noi l’abbiamo provata con lo Shimano GRX 1×11 velocità.

Numerosi anche i supporti per il montaggio di portaborracce, portapacchi, borse e parafanghi, tali da esaltare ancora di più l’esperienza gravel e bikepacking.

Queste le specifiche della Wilier Jena Hybrid da noi testata:

  • Telaio e forcella in carbonio monoscocca
  • Motore: Ebikemotion x35 nel mozzo posteriore (45 Nm coppia)
  • Batteria: Panasonic 18650 GA (250W, 36V)
  • Display: iWoc One
  • Trasmissione: Shimano GRX 1×11 (40T/11-32)
  • Freni: Shimano GRX BR-RX400
  • Manubrio: Ritchey Flat Bar MTN Comp
  • Attacco Manubrio: Ritchey Comp
  • Reggisella: Ritchey Cmp 2-Bolt V2 in alluminio
  • Sella: Selle Italia X3 Boost
  • Ruote: Wilier Triestina HY-AIR38KC
  • Pneumatici: Vittoria Terreno Dry Tubeless Ready
  • Peso telaio+forcella: 1.870 grammi
  • Taglie: S, M, L, XL

Dettaglio del telaio e del portaborracce della ebike da gravel Wilier Jena Hybrid 2020

Il nostro test della e-Gravel Wilier Jena Hybrid

Per il test della Wilier Jena Hybrid ho scelto un modello taglia L, essendo alto 185 cm, equipaggiato con Shimano GRX 1×11 (40T/11-32) e ruote Wilier Triestina HY-AIR38KC.

Il primo impatto con lo sguardo è eccezionale: la colorazione blu-arancio è molto elegante e accattivante, le rifiniture sono realizzate con grande attenzione. Per la prova ho utilizzato la Jena Hybrid per una settimana, percorrendo diversi percorsi e con modalità di guida differenti. In totale, dopo sette giorni, il contachilometri segnava 550 km e oltre 2500 metri di dislivello.

In sella

Dopo aver montato i pedali e settato la bici sulle mie misure, sono salito in sella per il primo giro sulla Wilier Jena Hybrid. Si nota fin dall’inizio la geometria endurance ripresa dalla Jena muscolare: si allontana leggermente dalla posizione di guida di una vera bicicletta da corsa e si avvicina maggiormente a uno stile confortevole che permette di pedalare per numerose ore senza stressare eccessivamente i muscoli (reach di 392 mm e stack di 608 mm).

Emanuele Peri in sella alla bici elettrica da gravel Wilier Jena Hybrid 2020

Molto convincenti le misure del cockpit al momento dell’impugnatura. Ho trovato eccezionale il sistema iWoc sulla piega del manubrio: possiamo premere il pulsante dell’assistenza alla pedalata anche senza guardare e staccare le mani dal manubrio, un accorgimento molto importante per la sicurezza del ciclista.

Provando la Wilier Jena Hybrid sia su asfalto sia su sterrato, il comportamento della bicicletta è quasi identico in entrambi i frangenti. Questo modello assorbe le vibrazioni in modo incredibile, macinando chilometri sulla ghiaia come se si pedalasse su strada.

Il lavoro fatto dall’azienda sul carro posteriore, così come la scelta di alloggiare pneumatici più larghi, ha trovato ottimi responsi in sella. I Vittoria Terreno Mix sono pneumatici tubeless ready molto performanti, con una leggera resistenza al rotolamento e un grip maggiorato su qualsiasi terreno.

La trasmissione meccanica dello Shimano GRX è precisa e veloce così come l’impianto frenante a disco che offre un sistema di arresto sicuro e potente, ben modulabile anche su sterrato e terra.

Dettaglio del gruppo Shimano sulla ebike Wilier Jena Hybrid 2020 da gravel

Motore elettrico Ebikemotion x35

In un momento in cui il motore nel mozzo veniva considerato vecchio e poco efficace, Mahle cambia totalmente questa prospettiva. Il motore Ebikemotion x35 è un’ottima novità nel panorama delle ebike gravel: si tratta di un sistema d’assistenza non troppo “ingombrante”. Il peso di soli 3,7 kg non intacca eccessivamente quello complessivo della bicicletta, così che chi volesse giocare poco con l’elettrico può tranquillamente pedalare solo con le proprie gambe.

La coppia di 45 Nm permette un buon aiuto alla pedalata e li reputo adatti a una bicicletta come la Wilier Jena Hybrid con telaio e forcella di soli 1.870 grammi.

L’assistenza è ottimale tra i 15 e i 25 km/h. Il motore Ebikemotion x35 è piuttosto silenzioso e reagisce con molta sensibilità alla cadenza di pedalata, offrendo una guida naturale e leggera. Nel complesso la mia esperienza con questo motore è sicuramente positiva, ho preferito azionare il sistema soprattutto in salita, dove ho trovato veramente la differenza tra una gravel muscolare e una gravel ibrida.

Il consumo chiaramente dipende da tanti fattori come il peso del ciclista, il livello di assistenza dell’Ebikemotion x35, la quantità di tempo percorsa con motore acceso e il dislivello positivo. I test della Wilier hanno accertato la possibilità di coprire un dislivello compreso tra i 1.000 e i 2.000 metri con i 250 Wh del power pack.

La batteria non è enorme, dunque il livello di e-assist è contenuto: per fare più affidamento sull’elettrico si può aggiungere l’estensione che quasi raddoppia l’autonomia.

Emanuele Peri che affronta una lieve salita in sella alla e-bike Wilier Jena Hybrid 2020

Il test della Wilier Jena Hybrid: conclusioni

La Wilier Jena Hybrid ci ha impressionato in positivo: la scelta di montare un motore così leggero, che allo stesso tempo fornisse un’assistenza presente e non invasiva, è la migliore che l’azienda veneta potesse fare.

Le tre scelte di aiuto nella pedalata (Eco, Intermedio e Max) differiscono molto tra loro e permettono al ciclista di decidere in autonomia il livello di e-assist. Wilier Triestina ha di fatto accontentato una larga fetta di pubblico, ovvero quella che bilancia l’assistenza elettrica allo sforzo muscolare.

Il rapporto qualità/prezzo è ottimo: trovare una ebike gravel con un prezzo a partire da 4.500 euro con queste qualità è davvero difficile. La batteria è sempre stata sufficiente durante le mie attività e i percorsi selezionati. Per una maggiore sicurezza in giri più lunghi consigliamo di munirsi di batteria addizionale o di caricabatterie.

Per ulteriori informazioni sulla Wilier Jena Hybrid o sugli altri prodotti dell’azienda vi invitiamo a visitare il sito web ufficiale Wilier Triestina.

Se siete interessati anche al mondo elettrico MTB vi consigliamo la lettura del test della Wilier 101X Hybrid, una mountain bike ibrida con motore e batteria asportabili.

Test sella Prologo Proxim W650 Performance, nata per l’eMTB

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Test BiciLive della nuova sella per eMtb Prologo W650 Performance 2020

Abbiamo testato la sella Proxim W650 Performance 145 mm, un prodotto concepito per le mountain bike elettriche. La sella fu presentata ufficialmente nel corso di Eurobike 2018 e naturalmente ne parlammo a suo tempo nell’articolo dedicato “Prologo Proxim per eMTB” dove trovate tutte le caratteristiche.

Oggi arriva l’opzione di un nuovo modello dalla larghezza maggiorata da 155 mm con più imbottitura sulla parte posteriore, pensato per le eMTB gravity e con escursioni generose, mentre il modello in test è concepito per MTB a pedalata assistita con medie escursioni e anche per le e-bike gravel.

Personalmente preferisco le selle più strette sia a livello di comodità sia a livello di misure di bacino, quindi ho trovato la 145 mm perfetta per i miei gusti.

Sella per ebike Proxim di Prologo.

L’idea di una sella per eMTB

L’idea della Proxim nasce dalla collaborazione fra l’azienda italiana Prologo e il Polifactory, il laboratorio di ricerca multidisciplinare del Politecnico di Milano. Il prodotto incorpora le più importanti tecnologie adottate nel campo delle selle che derivano da studi sui differenti stili di guida e analisi di mercato riguardanti il target di riferimento.

Questa è la definizione della stessa Prologo: “La Proxim è una sella sottile ma robusta con isole di schiuma inserite in uno scafo stealth, derivata da un concept estremo per comprendere fino a dove, ragionevolmente, l’innovazione e la tecnologia possono arrivare.”

La sella Prologo Proxim W650 Performance è disponibile al prezzo di 125 euro nei due modelli da 145 mm e da 155 mm, oltre ad altre quattro tipologie di selle Proxim specifiche per ebike da offroad.

Vediamo come si è comportata nel test.

La sella Proxim di Prologo per e-bike

Il test sul campo della sella per eMTB Prologo Proxim W650

Il test della Proxim W650 si è svolto su diverse e-MTB e con diversi tipi di pantaloncini e fondelli, proprio per ottenere più variabili e valutarne meglio le caratteristiche.

La sella ha una forma arrotondata ed è più flessibile lateralmente per offrire una maggiore libertà di movimento. Come accennato le taglie sono due, con 251 mm di lunghezza e 145 mm o 155 mm di larghezza.

Lo scafo è realizzato in carbonio a fibra lunga, un materiale dal peso ridotto che migliora la stabilità della scocca e dona reattività nelle fasi di schiacciamento della sella durante la pedalata.

Il peso rilevato è di 222 grammi (dichiarati 220 g nella 145 mm). I rail sono in Tirox, un materiale proprietario di Prologo, e sono spessi 7 mm.

La sella Proxim di Prologo per ebike sulla Lapierre GLP2

La eMTB Lapierre Overvolt Carbon GLP 2 su cui abbiamo testato la Proxim.

In sella

Sottolineando sempre la grande componente di soggettività nel trovare confortevole una sella piuttosto che un’altra, come forme e seduta mi sono trovato fin da subito molto comodo sulla Proxim W650: il sistema “a placche” chiamato Multi-Sector System che prevede differenti zone separate caratterizzate da densità, imbottiture e coperture differenti fornisce una risposta corretta in ogni punto a seconda che si pedali in piano o in salita.

Nella parte centrale il canale di scarico PAS ideato per ridurre la compressione dei tessuti molli e gli intorpidimenti della zona prostatica fa il suo dovere ma in questo frangente è determinante trovare l’inclinazione della sella adatta al proprio corpo e ai percorsi che si effettuano maggiormente.

La punta è abbastanza larga e inclinata di 30° ed è studiata per le salite molto ripide in cui generalmente sediamo più avanzati. Qui la Proxim mi è piaciuta molto perché fornisce un supporto maggiore e più confortevole rispetto a molte altre selle.

Foto della punta della sella da eMTB Proxim W650

Ho apprezzato anche la sezione più concava posteriore e il fatto che atterrando dai salti o in situazioni con contraccolpi continui le schiume a densità variabile attutiscano e smorzino le vibrazioni in maniera davvero notevole.

Foto della sella Prologo Proxim vista da dietro

La coda della sella inferiormente presenta una maniglia, molto utile per spostare l’ebike, ed è dotata di inserti riflettenti per una maggiore visibilità di notte o nelle ore meno luminose della giornata.

Se cercate una sella che non vi faccia scivolare indietro sulle rampe più pendenti e tecniche in salita l’avete trovata, perché a livello di grip la Proxim non è seconda a nessun’altro prodotto.

Foto del rivestimento della sella ebike Prologo Proxim per mtb elettriche

Il rivestimento della parte posteriore garantisce un grip davvero elevato.

Se preferite invece selle più tradizionali vi consiglio comunque di provare la Proxim W650 perché potreste trovarvi ad apprezzare il fatto di non doversi sempre aggiustare a livello di seduta specialmente quando i trail sono ricchi di sali e scendi, come il percorso verso il passo del Gries in Piemonte di cui vedete i laghi sullo sfondo nelle foto.

Inoltre, in condizioni fangose o umide le prestazioni sono state ottimali, dove spesso con le selle tradizionali si scivola all’indietro sulle salite più ripide.

Foto della sella Prologo Proxim W650 Performance per e-MTB

Prologo Proxim W650 Performance: conclusioni

La Proxim W650 Performance di Prologo è una sella robusta e ben rifinita, con un look molto accattivante e una serie di innovazioni tecnologiche e soluzioni tecniche assolutamente di rilievo.

Il grip del rivestimento è davvero alto e se siete abituati a selle classiche e lisce serve un po’ di abitudine, ma se cercate un prodotto che vi supporti a dovere in ogni fase della pedalata e con una seduta comoda, molto salda e ferma allora l’avete trovato.

Come sempre in questi ambiti consigliamo di provare il prodotto per avere realmente un riscontro effettivo della comodità, essendo quest’ultima un fattore estremamente soggettivo.

Il rapporto qualità prezzo è a nostro avviso molto buono viste le caratteristiche all’avanguardia.

Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare il sito internet ufficiale dell’azienda Prologo.

Le novità e gli aggiornamenti 2021 di Bosch eBike Systems

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Novità e aggiornamenti 2021 delle tecnologie per ebike di Bosch

È giunto il momento di parlare di novità e aggiornamenti importanti all’interno di casa Bosch, uno dei fornitori leader a livello globale di tecnologie e servizi. Il marchio è stato uno dei primi ad avvicinarsi al mondo delle ebike e oggi lo si può trovare su alcuni dei brand più prestigiosi che si affidano alla qualità di Bosch eBike Systems per le proprie biciclette.

Le ebike sono un mezzo di trasporto innovativo e stanno conquistando le strade di città e i sentieri di montagna, permettendo a tutti di pedalare e di fare movimento senza però faticare troppo. In tal senso, Bosch eBike Systems propone ai ciclisti una vasta gamma di prodotti che spazia dalle drive unit ad alta efficienza (motore e trasmissione), fino alle capienti batterie agli ioni di litio e ai display, smart e intuitivi.

Mettendo a punto tutti i singoli componenti dei propri prodotti, Bosch eBike Systems riesce a offrire ottime performance a chi pedala in sella alla propria ebike. Il know-how tecnologico e industriale dei tecnici dell’azienda consente infatti di progettare, sviluppare e realizzare motori, batterie e computer di bordo dotati di elevata tecnologia e sempre all’avanguardia.

Ogni anno Bosch eBike System regala qualcosa di nuovo ai propri clienti e oggi vi presentiamo diverse e interessanti novità e aggiornamenti in arrivo nei prossimi mesi e nel 2021, esattamente nell’anno in cui il brand festeggia il decimo anniversario del suo primo sistema di trazione per ebike.

Siete pronti? Scaldate i motori (elettrici), si parte!

Motore ebike Bosch Perfomance CX montato su una emtb

Il nuovo ciclo computer Bosch Nyon: innovativo e smart

Nyon è il nuovo ciclo computer touchscreen di Bosch eBike System nato per essere ancor più intelligente, innovativo e connesso di tutti i modelli precedenti, oltre che più compatto e con un design moderno.

Questa novità 2021 è dotata di funzioni di connettività per un’esperienza di guida connessa al mondo digitale di Bosch eBike, senza la necessità di utilizzare il proprio smartphone. Il Nyon infatti consente di sincronizzare i dati dell’uscita in bici con l’App eBike Connect e il portale online, il tutto in modo smart e automatico.

Il nuovo Nyon funziona da vero e proprio navigatore, indicando con suoni di avvertimento la direzione da seguire. Inoltre fornisce tutti i dati di corsa più importanti (ad esempio distanza percorsa e velocità) e le informazioni riguardanti l’autonomia del mezzo e i chilometri percorribili. Altamente personalizzabile, consente di configurare le info da vedere sul display.

Il ciclo computer Nyon di Bosch eBike System è dotato di un display a colori da 3,2 pollici ad alta risoluzione e funziona anche da antifurto. Grazie a queste caratteristiche e al suo design funzionale ed elegante, Nyon è stato premiato dal famoso Red Dot Award.

Il nuovo display Bosch Nyon montato su una bici elettrica

Molto semplice e intuitivo, il robusto display è totalmente impermeabile e può essere usato anche indossando i guanti compatibili touchscreen. È attivo quando la bici è ferma mentre in movimento le funzioni sullo schermo sono ridotte per motivi di sicurezza.

La luminosità e la retroilluminazione sono smart e si adattano automaticamente alla luce esterna, garantendo leggibilità ottimale in ogni situazione di guida. In ogni caso l’utente può scegliere anche di avere un display completamente chiaro o completamente scuro giocando sul contrasto e optando per ciò che preferisce.

Le posizioni di installazione sono due e regalano un angolo visivo ideale. Il supporto del ciclo computer si può sistemare sia sull’attacco manubrio che centralmente sul manubrio.

Il nuovo Nyon è capace di rendere la guida ancora più confortevole e divertente. Gli eBiker possono infatti decidere in anticipo i percorsi futuri e seguirli mentre pedalano in sella alla propria ebike.

Il nuovo display Nyon 2021 di Bosch con il relativo sensore

Accedendo al portale online eBike Connect si sceglie il prossimo tour (ce ne sono disponibili alcuni della piattaforma Outdooractive e si possono anche importare dall’App komoot) e lo si carica sul Nyon. Una volta in sella si deve solo seguire il navigatore del ciclo computer, controllabile direttamente tramite il touchscreen.

Le funzionalità sono diverse: si può zoomare su una sezione della mappa, salvare la posizione e utilizzarlo come un vero e proprio navigatore. I suoni di avvertimento informano il ciclista sulle svolte da effettuare, mentre il display mostra in tempo reale le informazioni sull’autonomia, in funzione della modalità di assistenza e delle difficoltà altimetriche del percorso. Questa soluzione innovativa permette così di capire se la destinazione può essere raggiunta oppure se si deve passare a un altro livello di supporto, in modo da aumentare i chilometri percorribili.

Questa novità 2021 aiuta anche ad allenarsi con più motivazione, trasformando a tutti gli effetti il nuovo display in un personal trainer. Si possono infatti impostare i propri obbiettivi fitness e si può abbinare un cardiofrequenzimetro per un allenamento cardio mirato.

Il Nyon calcola la potenza del ciclista e il battito cardiaco (se si utilizza il cardiofrequenzimetro), restituendo a schermo il consumo di calorie e altre informazioni. Confrontando la velocità e i parametri della pedalata con i valori medi delle prestazioni, questo ciclo computer permette di avere diversi dati in tempo reale e di scaricarli automaticamente sia sull’App che sul portale online di Bosch.

L’eBiker può così studiare le proprie performance usufruendo anche di pratici grafici. Tutti i dati sono registrati e possono essere condivisi su altre App come ad esempio Strava, garantendo un’ulteriore spinta motivazionale.

Il nuovo Nyon 2021 posizionato su un manubrio, in modalità navigatore

Disponibile per il retrofit presso i rivenditori specializzati Bosch, il nuovo Nyon arriverà sul mercato a partire dall’autunno 2020 e sarà compatibile con tutti i sistemi di trazione successivi al modello 2014.

Chi desiderasse approfondire circa il nuovo ciclo computer Nyon 2021 può visitare la sezione a esso dedicata sul sito internet ufficiale di Bosch: https://www.bosch-ebike.com/it/prodotti/nyon/

Bosch Kiox: il compagno di viaggio intelligente e connesso

Il Bosch Kiox è invece una vecchia conoscenza degli appassionati eBiker ma il nuovo display 2021 è da 3,2 pollici (384×454 pixel) e si rinnova completamente, diventando altamente personalizzabile e integrando le funzioni di navigazione.

Le novità tecniche che troviamo sul Kiox 2021 consentono di ottimizzare l’esperienza di guida con le eBike grazie alle funzionalità racchiuse in un prodotto compatto, connesso e intelligente.

Il nuovo Kiox diventa così un compagno di viaggio ideale, personalizzabile e capace di guidare il ciclista durante i suoi tour, rendendoli più piacevoli. Utilizzando lo smartphone per la navigazione infatti il display si connette tramite Bluetooth all’App eBike Connect, che è stata ulteriormente stabilizzata per migliorare la connettività.

Il nuovo Bosch Kiox si connette con uno smartphone

Dopo aver pianificato i percorsi davanti al pc (si può usufruire di tuor già presenti su komoot o di Outdooractive), la traccia scelta può essere inviata al Kiox, che diventa così un compagno di viaggio ideale. Sul monitor viene infatti visualizzata una linea che indica al biker il percorso da seguire, facilitando l’orientamento in qualsiasi momento.

Sullo schermo compaiono anche altre informazioni, come la distanza, la velocità, lo stato della batteria in percentuale e tutto ciò che concerne la guida. La nuova visualizzazione è inoltre configurabile a piacere e permette di godere di una esperienza di guida personalizzabile. Le schermate sono adattabili alla proprie esigenze così da avere sotto controllo i dati a cui si è più interessati.

Sempre connesso al mondo di Bosch eBike tramite l’App e il portale online, il nuovo prodotto di Bosch eBike Systems sincronizza tutti i dati di marcia, scaricabili solamente dopo l’uscita in sella per essere analizzati. Inoltre c’è la possibilità di condividere le proprie performance su alcuni social sportivi come Strava.

Il nuovo Kiox montato sul manubrio di una eMTB

Le nuove funzioni appena presentate sono disponibili come aggiornamento software dell’estate 2020 e sono sincronizzate in modo automatico. Inoltre, sempre a partire dalla stessa data, il nuovo Bosch Kiox 2021 è disponibile per il retrofit presso i rivenditori specializzati ed è compatibile con tutte le linee di prodotti a partire dal modello 2014.

Il suo prezzo al pubblico, comprensivo di IVA, è di 399 euro, mentre l’update è completamente gratuito.

Per maggiori informazioni sul nuovo display Kiox 2021 e sui suoi aggiornamenti vi consigliamo di visitare la sezione a esso dedicata sul sito internet ufficiale di Bosch.

Il nuovo aggiornamento del Bosch Performance Line CX

Un’altra grande novità 2021 tocca da vicino il Bosch Performance Line CX, che migliora le proprie prestazioni per offrire ai rider più sportivi un divertimento maggiore. Il motore è stato sviluppato per garantire elevate performance a chi si cimenta con il mondo eMTB e partire dall’estate 2020 sarà soggetto a un aggiornamento software completo che ne ottimizzerà la guidabilità.

Le nuove caratteristiche del Performance Line CX permetteranno così a chi siede in sella di godere di una coppia aumentata a un massimo di 85Nm e una ottima assistenza alle basse cadenze.

Questo motore sviluppato da Bosch eBike Systems è il punto di riferimento per il settore eMTB e la nuova coppia è stata introdotta su di esso per migliorare le prestazioni quando si pedala in modalità eMTB e Turbo.

Il nuovo Bosch Performance Line CX montato su una eMTB e sporco di fango

Con il nuovo aggiornamento 2021 è possibile superare anche le salite più impegnative e le situazioni più complesse, avendo a disposizione maggiore potenza. Inoltre le cambiate in ritardo vengono compensate in modo ottimizzato e l’accelerazione è erogata in modo più dinamico.

A proposito di modalità di guida, i tecnici di Bosch eBike Systems hanno pensato di agire anche su una di esse. In particolare, una novità è la nuova modalità eMTB, perfezionata per offrire un ampio intervallo di frequenze di pedalata, da basse rpm fino ad alte rpm.

Le nuove funzioni dei sensori e dei comandi del motore forniscono un supporto migliorato che rende la pedalata più dinamica e naturale. Il controllo della trazione aumenta e la partenza sullo sterrato risulta più precisa e sensibile. Questo permette di avere potenza adeguata in qualsiasi momento.

Altri aggiornamenti del Perfomance Line CX riguardano l’Extended Boost, ovvero un supporto in più in quello che in inglese di chiama Overrun, la spinta residua a pedali fermi, creato per incrementare le prestazioni nei trail più insidiosi e superare gli ostacoli in modo fluido. Il sistema agisce in poche frazioni di secondo in funzione della sola pressione sui pedali esercitata dal ciclista.

La spinta extra fornita dalla drive unit consente così di passare su radici, gradini e pietre in agilità. La funzione Extended Boost viene impiegata in modalità eMTB, è automatica ed è facilmente controllabile in tutte le situazioni di guida.

Dai che sta già conducendo il nostro redattore Claudio Riotti è davvero una funzione molto comoda che permette ai rider più tecnici di passare su gradoni e ostacoli “impossibili” e ai principianti di ottenere un aiuto in più anche quando si fermano i pedali, senza però risultare innaturale o troppo “moto” come su certi altri motori.

Leggete il test della FLYER Uproc6 per saperne di più e vedere il Bosch in azione nel video all’interno dell’articolo.

Un grafico mostra il funzionamento dell’Extended Boost (in modalità eMTB) e lo compara alla modalità eMTB priva di questa tecnologia

Con l’Extended Boost (solo in modalità eMTB) il supporto viene controllato in funzione della potenza di pedalata dell’eBiker e consente di superare ostacoli in modo fluido.

Per godere delle migliorie appena descritte si deve aggiornare il software del Performance Line CX. L’operazione può essere effettuata gratuitamente a partire dall’estate 2020 recandosi presso tutti i rivenditori specializzati ed è compatibile con tutte le ebike dotate di tale motore a partire dal modello 2020.

Per maggiori informazioni sul nuovo aggiornamento vi consigliamo di visitare la sezione specifica all’interno del sito di Bosch.

Nuovo software update anche per altre drive unit Bosch

L’update del software dei motori Bosch non si ferma al Performance Line CX ma si estende ai sistemi di trazione Cargo Line, Cargo Line Speed e Performance Line Speed. Il nuovo aggiornamento consente un incremento di coppia a 85Nm, assicurando una spinta maggiore e una guida ancora più comoda.

In particolare il Cargo Line è montato sulle ebike cargo che ultimamente stanno prendendo piede nelle nostre città e sono l’ideale per il trasporto di carichi, soprattutto per le aziende che si occupano di consegne a domicilio.

La drive unit è disponibile in due versioni: Cargo Line, con supporto fino a 25 km/h, e Cargo Line Speed, fino a 45 km/h. La novità 2021 è la coppia da 85 Nm, la quale consente una spinta più potente e un’armonizzazione di pedalata.

Il miglioramento operato da parte dei tecnici di Bosch eBike Systems sul Cargo Line si nota soprattutto per la partenza in pendenza e durante l’accelerazione con trasporto di carichi pesanti. Il supporto è stato infatti ottimizzato per le basse frequenze di pedalata, consentendo di muovere carichi facendo ancor meno fatica.

Il nuovo motore Bosch Cargo Line montato su una ebike

Altro motore oggetto di aggiornamento è il Bosch Performance Line Speed, perfetto per muoversi in velocità sui percorsi quotidiani e capace di un’accelerazione fino a 45 km/h. La nuova coppia massima da 85Nm del modello 2021 fornisce un’ulteriore spinta e dona una sensazione di pedalata più dinamica.

Con il nuovo update e utilizzando questa drive unit si riescono infatti a raggiungere velocità elevate in breve tempo e a percorrere lunghe distanze senza affaticarsi troppo.

Le modalità e le possibilità di update del software dei motori Bosch però variano a seconda del modello preso in considerazione.

Il software del Cargo Line può infatti essere aggiornato gratuitamente a partire dall’estate 2020 recandosi presso tutti i rivenditori specializzati ed è compatibile con tutte le ebike dotate dei motori presentati a partire dal modello 2020.

L’installazione successiva invece non è possibile per i mezzi di carico con la drive unit Cargo Line Speed e per le pedelec con motore Performance Line Speed. In questo caso bisognerà attendere direttamente i modelli 2021 per poter godere delle nuove potenzialità.

Il motore Bosch Performance Line Speed fornisce la potenza necessaria ad un ciclista mentre pedala

La nuova funzione premium Help Connect: un aiuto in caso di emergenza

La Help Connect è una nuova funzione premium dell’App COBI.Bike. Essa rileva le cadute grazie ad un algoritmo intelligente dell’App ed effettua automaticamente una chiamata di emergenza.

È un sistema simile a quello già presente nell’ambito automobilistico che viene portato al mondo ebike e si propone di essere un valido aiuto in caso di cadute ed incidenti. Bosch eBike Systems presenta questo nuovo servizio che sarà disponibile per le biciclette elettriche dei propri clienti.

La nuova funzionalità permette infatti di aumentare la sicurezza di guida e di avere un compagno di viaggio digitale in grado di avvisare un team di assistenza addestrato, presente 24 ore su 24.

Una bicicletta caduta a terra sta inviando una chiamata al servizio di emergenza tramite l’Help Connect

L’Help Connect consente di avvisare con tempestività un team di assistenza addestrato per soccorrere nel minor tempo possibile il ciclista coinvolto in un’incidente.

Il vantaggio dell’Help Connect è la tempestività. I primi minuti dopo un’incidente sono infatti quelli cruciali e molte volte si perde tempo prezioso prima che il ciclista riesca a chiamare i soccorritori. Con l’App COBI.Bike e l’Help Connect questo tempo si riduce al minimo.

La squadra di emergenza addestrata ad affrontare situazioni critiche viene allertata immediatamente in caso di caduta. La funzione premium Help Connect invia le coordinate della posizione tramite la connessione dati dello smartphone, il quale inoltre emette segnali acustici per attirare l’attenzione di chi si trova nei paraggi.

L’Help Connect è disponibile per dispositivi iOS e Android e per utilizzare la funzione premium si deve essere necessariamente connessi ad una rete mobile e si deve scaricare l’App COBI.Bike, disponibile per ebike con SmartphoneHub e COBI.Bike.

Attualmente Help Connect è disponibile solo per utenti provvisti di SIM tedesca, che possono avvisare il personale di assistenza tedesco o inglese anche fuori dalla Germania. Si spera comunque di vedere presto questo servizio nel nostro Paese, per avere una sicurezza in più quando si pedala.

Uno smartphone mostra l’interfaccia del servizio Help Connect

Terminata la lista delle novità e degli aggiornamenti 2021 di Bosch eBike Systems, non ci resta che consigliarvi di visitare il sito ufficiale del brand Bosch per maggiori informazioni.

eBike Design Vision: il nuovo prototipo di Bosch

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Concept ebike vision di Bosch 2020

Il prototipo di bicicletta eBike Design Vision è l’ultima novità di casa Bosch.

Dopo 10 anni di presenza e di costante crescita all’intero del mercato delle biciclette elettriche, Bosch eBike Systems festeggia il decimo anniversario del suo primo sistema di trazione pedelec con una ebike dal design futuristico.

Concepita come Urban Sports Cruiser, la nuova eBike Design Vision presenta l’integrazione dei componenti Bosch all’interno di un telaio realizzato interamente in carbonio e con un sistema di sospensione anteriore e posteriore integrato nelle ruote.

Scopriamola insieme…

Il motore Bosch Performance Line CX completamente integrato nel telaio della eBike Design Vision

eBike Design Vision: integrazione e design futuristico

La eBike Design Vision è stata sviluppata per offrire il massimo comfort sia in ambito urbano che al di fuori di esso. La pedelec di Bosch è infatti biammortizzata e progettata per regalare piacere di guida anche a chi desidera usarla nel weekend per le gite fuori porta.

Dando uno sguardo alla bici si capisce subito che Bosch ha puntato molto sul concetto di integrazione.

Il telaio bianco in carbonio si fonde le ultime tecnologie del brand come il motore Performance Line CX, la batteria PowerTube da 625 Wh (integrata nel tubo obliquo e removibile) e il sistema ABS Bosch eBike, nascosto dietro al portapacchi anteriore.

La parte anteriore della eBike Design Vision con il portapacchi e la luce LED

L’unità ABS Bosch eBike è nascosta dietro al portapacchi anteriore, che si integra con il design futuristico della eBike Design Vision.

La eBike Design Vision è inoltre dotata di canaline di raffreddamento laterali che durante la marcia producono un “effetto di raffreddamento”.

Parliamo di integrazione anche quando ci spostiamo sul sistema di ammortizzazione. Le sospensioni anteriori e posteriori sono infatti integrate all’interno delle ruote e consentono di smorzare gli urti derivanti dall’asfalto o dallo sterrato delle strade di campagna.

Dando un’occhiata al cockpit, anch’esso completamente in carbonio, si nota l’integrazione centrale del nuovo ciclo computer Bosch Nyon (novità 2021), sempre connesso e con svariate e innovative funzionalità.

Sia il comando del Nyon sia le leve dei freni sono state studiate per ridurre al minimo l’impatto visivo, donando così al manubrio nero un look pulito.

La nuova eBike Design Vision di Bosch ha un design futuristico ed essenziale allo stesso tempo. La cablatura è interna e non disturba le linee della pedelec.

Sotto al portapacchi anteriore è fissato inoltre un fanalino a LED permanente alimentato dalla batteria, mentre al posteriore trova posto una coppia di luci integrate nel telaio, sempre a LED.

Il manubrio della eBike Design Vision con il nuovo ciclo computer Nyon integrato

Il nuovo ciclo computer super connesso Nyon è una novità 2021 di Bosch e si integra perfettamente nel cockpit in carbonio.

Questi accessori molto utili per chi si muove in ambito urbano sono stati disegnati con cura nei particolari per integrarsi perfettamente nel design elegante di questo prototipo di bicicletta elettrica.

Anche altri dettagli donano una forma dinamica alla eBike Design Vision, come ad esempio la copertura nera della batteria, che termina con una forma conica sulla drive unit.

Giocando sul contrasto tra superfici bianche e nere e sul design futuristico, questa ebike di Bosch non punta solamente ad ottimizzare le performance dei componenti, ma vuole dare un impulso per la progettazione delle future pedelec.

Al momento non sappiamo ancora quando (e se) la nuova eBike Design Vision sarà disponibile al pubblico appassionato del mondo delle biciclette elettriche. Potrebbe essere per la fine del 2020, per l’inizio del 2021, nulla è trapelato dalla sede del noto marchio. Nessuna informazione anche sul suo prezzo al pubblico.

Per tali motivi e per ricevere aggiornamenti in merito vi invitiamo quindi a seguire la nostra pagina ebike.bicilive.it.

Chi desiderasse invece approfondire circa tutti i prodotti offerti da Bosch eBike Systems, che ha da poco rilasciato alcune interessanti novità 2021, può invece visitare il sito internet ufficiale del brand.

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